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venerdì 06 dicembre 2024

PSICO-COSE — il Blog di Federica Giusti

Federica Giusti

Laureata in Psicologia nel 2009, si specializza in Psicoterapia Sistemico-Relazionale nel 2016 presso il CSAPR di Prato e dal 2011 lavora come libera professionista. Curiosa e interessata a ciò che le accade intorno, ha da sempre la passione della narrazione da una parte, e della lettura dall’altra. Si definisce amante del mare, delle passeggiate, degli animali… e, ovviamente, della psicologia!

​Respira... puoi farcela!

di Federica Giusti - venerdì 25 novembre 2022 ore 09:00

Titolo banale eh! Lo so! Ma in realtà, siete così sicuri di saper respirare correttamente? Beh, io ho capito solo qualche settimana fa che ho sempre sbagliato il modo di respirare. Non libero quasi mai i miei polmoni completamente e non faccio inspirazioni totali, mi rifornisco di quel quantitativo che necessito per vivere, ma, direbbero alcuni, forse per sopravvivere. Sto seguendo un master sulle tecniche di rilassamento orientali ed occidentali, per aumentare un po' il mio bagaglio di esperienze e di strumenti per fare terapia ogni giorno, e, durante una lezione con una pneumologa, ho capito che il mio respiro è pari a quello di un uomo preistorico che si trovava di fronte, all’improvviso, un mammut. 

Vi spiego meglio. 

Fino al secolo scorso, in occidente, nonostante le guerre, le carestie, le pandemie e le scarse condizioni igieniche, le persone erano più rilassate, o, quanto meno, respiravano a pieni polmoni nella maggior parte delle situazioni di vita quotidiana. Oggi, la frenesia del mondo moderno, ha fatto sì che ognuno di noi, più o meno, abbia un’attività respiratoria tipica dell’attacco o fuga, come se ci trovassimo di fronte un pericolo imminente dal quale non sappiamo come sfuggire. Ma è difficile che noi ci imbattiamo ogni giorno, ogni singolo atto respiratorio, contro l’equivalente moderno di un gigantesco mammut. Quindi è proprio qualcosa che ha a che fare con il nostro attuale stile di vita. Il nostro respiro, almeno il mio, dice che vivo perennemente in attesa di un nemico contro cui imbattermi, e faccio piccoli respiri per mantenermi in vita.

Da quando mi sono accorta di questo (alla veneranda età di 39 anni), pongo molta più attenzione al mio respiro. E cerco di occuparmi di lui. Mi ritaglio momenti per fare lunghe inspirazioni e profonde espirazioni, cerco di visualizzare l’aria che entra ed esce nel mio corpo e mi soffermo a dare a questa la giusta importanza. Ci sono alcune tecniche molto utili per reimparare a respirare, e quella della respirazione quadrata è la più facile da sperimentare. Si tratta di alternare cicli di completa inspirazione a cicli di completa espirazione, inserendo pause in cui i nostri polmoni sono carichi di aria ed altre in cui sono scarichi. Semplificando al massimo, dovemmo respirare così: inspiro profondamente e riempio i polmoni – trattengo l’aria qualche istante – rilascio l’aria e svuoto i polmoni completamente – faccio una pausa con i polmoni scarichi e riparto.

Che tipo di benefici posso ottenere da questo? Innanzitutto è una parentesi di cura di sé, che aiuta ad alleviare tensioni e fastidi, anche fisici oltre che di natura emotiva, e ha una funzione regolatoria importante sul sistema nervoso. In più aiuta ad affrontare situazioni difficoltose e impegnative, regolarizza la pressione arteriosa e il battito del cuore, rinforza il sistema immunitario e può essere utile per combattere l’insonnia. Insomma, non ci resta che concentrarci sul nostro respiro e...respirare!

Buon respiro a tutti!

Federica Giusti

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