Lavoro venerdì 24 ottobre 2025 ore 11:03
Ineos, "aprire tavolo ministeriale sulla chimica"

Filctem-Cgil Santini ha incontrato la direzione aziendale e poi i lavoratori. "No a decisioni unilaterali, salvaguardare i posti di lavoro"
ROSIGNANO MARITTIMO — “I vertici del gruppo Ineos, in linea a quanto dichiarato nelle scorse settimane dal fondatore e Ceo Jim Ratcliffe, hanno ribadito una forte preoccupazione per la perdita di competitività della chimica europea rispetto a Stati Uniti e Cina. È un momento delicato anche per lo stabilimento di Rosignano: serve responsabilità condivisa e non decisioni unilaterali. All’azienda abbiamo pertanto chiesto di non prendere in considerazione alcun intervento che possa portare a riduzione di personale”. È quanto ha dichiarato il segretario generale della Filctem-Cgil Livorno Stefano Santini nel corso dell’incontro con la direzione del gruppo Ineos, di cui fa parte anche l’azienda Inovyn, tenutosi lo scorso 22 Ottobre. Dei temi dell'incontro sono stati informati anche i dipendenti in un'apposita assemblea dei lavoratori.
Per far fronte alle difficoltà citate il gruppo Ineos ha già iniziato a correre ai ripari: dallo scorso Settembre nello stabilimento di Tavaux (Francia) sono stati fermati temporaneamente gli impianti dei clorometani, in quello di Martorell (Spagna) è stata disposta una riduzione temporanea dell’attività produttiva mentre in quello di Rheinberg (Germania) è stato definitivamente chiuso un ramo produttivo. L’auspicio è che a livello territoriale non si verifichino decisioni unilaterali: “Ciò verrebbe interpretato – ha evidenziato Santini - non come la volontà di affrontare insieme le difficoltà ma come un segnale di rottura e disimpegno, un alibi per giustificare tagli occupazionali. I posti di lavoro devono essere salvaguardati. L’azienda ha comunque rinnovato l’impegno a condividere con il sindacato tutti gli aggiornamenti sulla questione e a informarci prontamente sulla situazione e le prospettive del gruppo”.
Complessivamente, ha spiegato il sindacato, "senza una politica industriale europea che riduca i costi energetici, riveda i dazi e difenda il mercato interno dalle importazioni sleali, la chimica europea rischia di perdere non solo competitività, ma anche posti di lavoro, competenze e autonomia strategica".
"L’obiettivo - ha concluso Santini - è costruire, insieme alle imprese e alle istituzioni, una strategia condivisa per garantire il futuro produttivo e occupazionale del comparto in Italia e in Europa: “Difendere la chimica europea significa difendere il lavoro, le competenze e il futuro industriale dell’Europa”.
Proprio un intervento del Governo è stato chiesto dai deputati del Partito Democratico Marco Simiani ed Emiliano Fossi, che hanno presentato un’interrogazione al Ministro delle Imprese e del Made in Italy.
“Non possiamo permettere che anche Rosignano diventi un nuovo simbolo della crisi industriale italiana. Il governo intervenga immediatamente per salvaguardare i 400 posti di lavoro dello stabilimento Ineos e difendere un settore strategico per il territorio e per il paese. Non possiamo assistere passivamente a un possibile ridimensionamento di uno dei poli chimici più importanti d’Italia. Serve un’azione decisa per sostenere il comparto chimico, strategico per la nostra autonomia industriale e per la transizione energetica. Non possiamo permettere che l’Europa e l’Italia compiano un ‘suicidio industriale’ mentre Stati Uniti e Cina continuano a rafforzare la loro competitività grazie a politiche energetiche e industriali mirate. Serve un tavolo di crisi con la Regione Toscana, i sindacati e l’azienda per garantire la continuità produttiva del sito di Rosignano. Dopo le difficoltà di Piombino e Livorno la regione non può subire un’altra ferita occupazionale. Il Governo Meloni dimostri finalmente di avere una strategia chiara ed efficace per difendere il lavoro e la competitività del nostro sistema produttivo".
Interrogazione salutata positivamente dal Pd locale.
“Come Partito Democratico stiamo seguendo la situazione con la massima attenzione. Quella di Rosignano è una realtà strategica non solo per la costa livornese ma per l’intero sistema industriale regionale. È indispensabile che il Governo apra subito un tavolo di crisi, coinvolgendo Regione, azienda e rappresentanze sindacali, per garantire la continuità produttiva e occupazionale del sito. Come Partito Democratico continueremo a lavorare in modo unitario, a tutti i livelli istituzionali, nazionale, regionale e locale, per difendere il lavoro, sostenere la competitività del comparto chimico e promuovere uno sviluppo industriale sostenibile e innovativo. La sfida energetica e industriale dell’Europa non può essere affrontata lasciando soli i territori produttivi", ha dichiarato Alessandro Franchi, consigliere regionale e segretario territoriale del Partito Democratico di Livorno, che nei giorni scorsi aveva espresso preoccupazione per le dichiarazioni del CEO di Ineos e annunciato un confronto con la Regione.
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