Attualità venerdì 25 luglio 2025 ore 08:33
Nuove scoperte nell'area di San Gaetano

Durante la nuova campagna di scavi sono stati scopersi importanti elementi a nord e a sud di via del porto
ROSIGNANO MARITTIMO — La campagna di scavo in corso a Vada in località San Gaetano continua a portare alla luce edifici e storie dell’antica Vada Volaterrana, grazie alla proficua sinergia tra il Dipartimento Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, il Comune e Museo Civico Archeologico di Rosignano Marittimo, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Livorno e la Società INEOS proprietaria dei terreni in cui insite l’area archeologica.
Il team della professoressa Simonetta Menchelli, con gli archeologi Silvia Marini, Paolo Sangriso e Domingo Belcari, sta mettendo in luce, a nord di Via del Porto, un grande edificio composto da due aule circolari, elegantemente decorate e pavimentate con marmi importati da varie regioni del Mediterraneo, costruite tra II e III secolo d.C. e con continuità di vita nei secoli successivi. L’edificio doveva essere utilizzato ai fini di rappresentanza per gestire attività economiche e sociali, dimostrando l’importanza e la vitalità del porto di Vada sino ad epoca tardoantica.
A sud di via del Porto è in corso di scavo dal 2024 un magazzino specializzato in attività varie, costituito da 11 ambienti, con vasche, canalette per lo scarico dell’acqua. Le nuove indagini hanno permesso di individuare un ulteriore settore a sud-est, costituito da almeno tre ambienti per stoccaggio merci, dei quali uno conserva ancora un grosso recipiente (dolio) interrato nel pavimento.
In questo settore, al di sotto degli edifici romani stanno venendo in luce i resti dell’insediamento preromano: si tratta di un complesso costituito da capanne, le cui tracce archeologiche sono costituite dai buchi per l’alloggiamento dei pali di sostegno delle pareti e del tetto, e di edifici con muri in argilla, di cui lo scavo ha permesso di ricostruire il perimetro. I reperti associati a questo insediamento testimoniano una continuità d’uso a partire dal XII-XI secolo a.C., quando sulle dune di San Gaetano gli abitanti erano specializzati nella produzione del sale, fino all’età etrusca, per la quale potremo avere maggiori informazione col prosieguo degli scavi.
Alle attività di ricerca, oltre a studenti dell’Università di Pisa, partecipano studenti europei ed extraeuroperi della Vada Volaterrana Summer School, con il Prof. Stephen Carmody della Troy University (USA). Proprio in questi giorni, mentre prosegue la campagna di scavo, si celebra l’edizione 2025 del festival Vivere l’Archeologia che ha il suo fulcro proprio nell’area di San Gaetano.
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