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Attualità giovedì 28 aprile 2016 ore 15:00

Fusioni, le liste civiche bocciate

Ancora scontro sul referendum per la fusione

Due emendamenti che volevano contrapporsi alla volontà della Regione di sommare i voti sono stati bocciati. Le opposizioni vanno all'attacco



CASTELLINA MARITTIMA — A Castellina è stato approvato all'unanimità l'ordine del giorno, nato da una mozione delle opposizioni, che chiede alla Regione Toscana di rispettare la volontà della singola comunità così come uscirà dalle urne del referendum sulla fusione.

L'opposizione ha presentato due emendamenti alla luce delle novità introdotte da un documento del Pd regionale, recentemente approvato dal Consiglio regionale, in cui si ribadisce che non è necessario il consenso di entrambi i Comuni per decretare la fusione.Basterebbe invece raggiungere una soglia di voti favorevoli,sommando entrambi i risultati.

Entrambi gli emendamenti sono stati bocciati. Il primo chiedeva "Di comunicare alla Regione la volontà di sospendere la procedura di fusione avviata dal Comune se la Regione non avesse rilasciato garanzie di rispetto dell'odg in approvazione" scrivono le liste civiche in una nota.

Il secondo emendamento, invece, comunicava alla Regione che "In caso di mancato rispetto della volontà del consiglio comunale si dava mandato al sindaco di incaricare un legale per difendere la volontà dei cittadini e del Consiglio".

"La bocciatura di entrambi gli emendamenti senza alcuna formale spiegazione in consiglio svela la reale volontà di questa Amministrazione - dichiara il capogruppo dell'opposizione Lido Rossi.- Hanno fatto il minimo sindacale per mettere a tacere chi, anche tra di loro, iniziava a sospettare che la procedura di fusione attivata fosse una decisione già presa e il referendum solo un atto formale privo di alcun valore sostanziale".

Venerdì sera lo stesso ordine del giorno sarà discusso a Riparbella dove si presume che saranno portati gli stessi emendamenti. "Guarderemo negli occhi uno ad uno i consiglieri di maggioranza mentre discuteranno gli emendamenti - annuncia Il consigliere Lucibello Piani - sempre che li discutano e penso che filmeremo gli interventi perché rimanga nella memoria dei riparbellini chi ha preso l'impegno formale di rispettare il voto dei suoi cittadini e poi ha svenduto alla Regione la decisione lavandosene le mani alla Ponzio Pilato."

A Riparbella sarà all'ordine del giorno anche la nuova tariffa Tari (tassa sui rifiuti) tema che alla luce della degli aumenti subiti dai cittadini del vicino comune di Guardistallo (dovuto passare anche esso ai servizi Rea): "I cittadini hanno ora un arma formidabile per tenersi in mano il testimone del futuro loro e dei loro figli, votare no alla fusione - rincara il capogruppo Emilio Mancini - sabato sarà una prima giornata importante, sia a Riaparbella che a Castellina, avremo un serio confronto tra i cittadini e le tante realtà italiane che hanno già fatto il passo di ribellarsi a questo scempio antidemocratico della chiusura dei piccoli Comuni, una festa per i nostri comuni, le nostre comunità, la nostra identità e il futuro".


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