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Economia locale nel Limbo tra attesa e resilienza

Presentato il Rapporto strutturale sull'economia delle province di Livorno e Grosseto nel 2024



PROVINCIA DI LIVORNO — Imprese e famiglie nel limbo tra attesa e resilienza. Questo è quanto emerge dal Rapporto strutturale sull'economia delle province di Livorno e Grosseto nel 2024, presentato nella sede labronica della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno.

Durante la XXIII Giornata dell'Economia, appuntamento annuale della CCIAA dedicato alla presentazione dei dati del territorio, con il presidente della Camera Riccardo Breda sono intervenuti il sindaco di Livorno Luca Salvetti ed il direttore di Infocamere Paolo Ghezzi per i saluti, oltre al Commissario dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale Davide Gariglio e all’assessore regionale a Economia, attività produttive, politiche del credito e turismo Leonardo Marras, che hanno, invece, approfondito il tema della Zona Logistica Semplificata ed i suoi possibili riflessi sulle attività economiche.

Il Rapporto strutturale sul 2024, che viene realizzato annualmente dal Centro Studi e Servizi, azienda speciale della CCIAA, è stato redatto e presentato da Federico Doretti, responsabile Area studi e ricerche del Centro Studi, e Raffaella Antonini, economista del Centro Studi. Il titolo "Color che son sospesi", citando ciò che Virgilio dice a Dante nella Divina Commedia, riflette l'attuale situazione di incertezza economica, mettendo in luce una situazione complessa di sospensione tra la speranza che la nebbia si diradi ed il timore che si verifichino nuovi eventi imprevisti e imprevedibili.

"I dati evidenziano come l'economia delle nostre province si trovi in una fase di incertezza, una condizione di galleggiamento in attesa di un cambiamento, proprio come le anime nel Limbo che non subiscono pene, ma nemmeno godono della beatitudine – è il commento del presidente della CCIAA Maremma e Tirreno Breda - Abbiamo registrato segnali di rallentamento dovuti alla debolezza del manifatturiero, alla minaccia di dazi statunitensi, che potrebbero avere un impatto non trascurabile sul commercio estero livornese ed al preoccupante aumento delle tensioni sulla scena geopolitica mondiale”. Per Breda “tuttavia, non ci sono solo ombre: nonostante quasi tutti i settori economici navighino a vista, ondeggiando nel mare apparentemente poco agitato dello ‘zero virgola’, le nostre imprese hanno dimostrato una notevole resilienza, adattandosi ed investendo nella doppia transizione tecnologica-green e nella formazione. Sono adesso più longeve e più strutturate rispetto a dieci anni fa. Il mercato del lavoro, seppur con criticità legate all'invecchiamento della popolazione e al mismatch di competenze, vede una crescita degli occupati, soprattutto tra le donne che si stanno confermando una risorsa fondamentale”. “La sfida è ora quella di agire invece di reagire, individuando strategie lungimiranti per affrontare le crisi e trasformare l'incertezza in opportunità, anche cogliendo investimenti importanti come quelli previsti dalla Zona Logistica Semplificata – chiude il presidente - Come Camera di Commercio, siamo impegnati a supportare questo dinamismo, perché è attraverso l'azione, l'innovazione, l'adattamento ai nuovi scenari globali che si può costruire una crescita duratura per il nostro territorio”.

Di seguito una breve sintesi del Rapporto.

Popolazione residente. La struttura della popolazione italiana è ormai cristallizzata, con un tasso di crescita naturale costantemente negativo e un invecchiamento sempre più accentuato, e nelle province di Grosseto e Livorno la popolazione è marcatamente più anziana rispetto alla media nazionale. Livorno ha registrato 325mila residenti nel 2023, con una variazione tendenziale del -0,4%, mentre per Grosseto (215mila) la variazione è del -0,5%. Il saldo migratorio riesce solo parzialmente a colmare un saldo naturale pesantemente negativo. La popolazione straniera appare meno concentrata nei due capoluoghi, probabilmente a causa del costo della vita e della minor disponibilità di impieghi a bassa specializzazione.

La dinamica delle sedi d'impresa si conferma debole anche nel 2024, sebbene a livello locale appaia decisamente migliore rispetto ai trend regionale e nazionale, le cause vanno ricercate nella recente maggiore vivacità di grossetani e livornesi nel processo di creazione d’impresa, in una minore incidenza delle cancellazioni d’ufficio, così come nel maggior tasso di sviluppo delle società di capitale, ovunque l’unica tipologia giuridica a mostrare evidenti segni di vitalità. Il saldo tra iscrizioni e cessazioni rimane negativo dal 2019, pur essendosi ridotto rispetto al biennio precedente. A livello settoriale, solo Costruzioni e Turismo mostrano un buon incremento tendenziale, mentre Commercio e Manifatturiero continuano a percorrere una fase discendente che pare senza soluzione di continuità.

Il Settore Primario ha registrato una lieve contrazione (Livorno -0,5%, Grosseto -0,1%) in termini di sedi d’impresa registrate, andamento comunque migliore rispetto ad un pessimo 2023. Le imprese artigiane sono sostanzialmente stabili in ragione d’anno, a differenza dei cali registrati a livello regionale e nazionale. Livorno e Grosseto continuano a mantenere un certo ritardo rispetto alla media regionale in termini d’incidenza dell’artigianato.

Livorno ha subito una pesante flessione di importazioni (-34,1%) ed esportazioni (-15,6%), principalmente a causa del crollo di voci storiche del commercio con l’estero locale, quali mezzi di trasporto e petrolio greggio. Grosseto, al contrario, ha registrato un aumento per import (+3,6%) ed export (+16,8%). Nel 2024 gli USA rappresentano il primo Paese per l’export sia livornese sia grossetano (articoli farmaceutici e prodotti alimentari); il secondo per valore importato a Livorno (gas naturale) mentre sono marginali per le importazioni maremmane.

A proposito di turismo, Livorno risulta la terza provincia toscana per numero di arrivi (11,5% del totale) e la seconda per presenze (20% del totale). Grosseto si posiziona quarta per arrivi (8,6%) e terza per presenze (12,5%). Nel 2024 Livorno ha registrato oltre 1,7 milioni di arrivi (+2,4%), ma sono calate le presenze (-0,7%) con quasi 9,2 milioni di pernottamenti ed una diminuzione della permanenza media a 5,3 notti. Lo stesso andamento si riscontra a Grosseto, con oltre 1,2 milioni di arrivi (+1,3%), 5,7 milioni di presenze (-1,7%), ed una permanenza media di 4,5 notti. La componente straniera è in crescita in entrambe le province. Con oltre 1,5 milioni di prenotazioni, il mercato alternativo (dati Airbnb) contribuisce ad ingrossare i già consistenti flussi turistici rilevati.

Il rapporto completo, con i dati su credito, mercato e contabilità, è disponibile dal sito della Camera di Commercio.


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