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Attualità mercoledì 23 settembre 2020 ore 15:46
"La Toscana metta l’agricoltura in primo piano"

E' l'appello lanciato da Cia Livorno al nuovo presidente Eugenio Giani e alla nuova giunta regionale. "Sostenere le imprese in questa fase difficile"
LIVORNO — Da Cia Agricoltori Italiani di Livorno l'augurio di buon lavoro al nuovo presidente Eugenio Giani, alla nuova giunta regionale e ai consiglieri neoeletti, ma anche uno sprono a fare di più per l'agricoltura toscana.
"Come abbiamo ripetuto negli incontri pre-voto, e sottolineato nel documento 'La Toscana che vogliamo, è arrivato il momento di un maggiore spazio per l’impresa, di tutela per il territorio, dove l’agricoltura sia in primo piano, quindi l’ambiente, la qualità e la competitività delle produzioni regionali siano una priorità, dove non manchino le pari opportunità. Inoltre nel documento della Cia, una sfida che non può essere rimandata: sostegno alle imprese per il post Covid, per non perdere competitività sui mercati italiani ed esteri. - ha sottolineato Pierpaolo Pasquini, presidente Cia Livorno - Il nostro documento programmatico che abbiamo ampiamente diffuso e fatto conoscere negli incontri con i candidati da oggi è a disposizione di chi governerà la Regione per i prossimi cinque anni e per chi siederà sui banchi del consiglio regionale. Vogliamo una Toscana che sia dalla parte delle imprese, che hanno subito e stanno ancora subendo gli effetti devastanti della crisi, con una caduta verticale dei propri redditi, che metta al centro dello sviluppo un settore che vale più del Pil che rappresenta . Una regione che valorizzi il territorio scommettendo sullo sviluppo delle aree rurali e dell’agricoltura; ma anche che investa sull’innovazione, sulle infrastrutture e sui servizi".
Per Cia Livorno è dunque urgente intervenire per il rilancio dell’economia toscana, assumendo come asset strategici il sostegno e lo sviluppo dei settori produttivi più dinamici quali l’agricoltura e l’agroalimentare; ma anche interventi per ridurre la presenza degli ungulati, la cui invasività è aumentata in modo preoccupante durante la fase del lockdown. Per la Cia è necessario anche l’adeguamento di un sistema infrastrutturale, la messa in sicurezza del territorio e, infine, semplificare gli adempimenti per le imprese e per i cittadini.
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