I consiglieri si dimettono, sindaco decade

CECINA — Nove consiglieri comunali, quattro della maggioranza Pd e 5 dell'opposizione, 4 della Lega e 1 di Forza Italia, hanno firmato un atto collettivo di dimissioni. L'atto determina l'immediata decadenza del Consiglio comunale e dello stesso sindaco Samuele Lippi.

I consiglieri Pd di Cecina si sono dimessi in base alla linea annunciata dal partito in vista del rientro del sindaco Samuele Lippi dopo un periodo di disintossicamento quando nel Luglio scorso era stato trovato in auto in possesso di cocaina. Il Partito Democratico della Toscana, in una nota, ha fatto sapere di sostiene le decisioni assunte dall’assemblea comunale del Pd di Cecina. "Saremo ancora impegnati, da adesso, per supportare il Pd locale nella scelta della miglior candidatura con cui affrontare le elezioni amministrative di Giugno 2024", hanno proseguito.

Sulla caduta dell'amministrazione Lippi interviene l'opposizione. 

"Quel che la Lega chiedeva da Luglio è diventata realtà. - ha commentato Lorenzo Gasperini capogruppo della Lega a Cecina - Abbiamo determinato la fine della legislatura con lo strumento delle dimissioni della metà del Consiglio. Lo chiedevamo da anni per ragioni politiche e in particolar modo da Luglio dopo lo scandalo che ha colpito la città, con un sindaco Pd fermato in possesso di cocaina. Alcuni consiglieri delle sinistre hanno finalmente accettato la necessità di mettere termine a questo mandato, dopo mesi di grave sospensione della democrazia con l'intronizzazione di una persona (non eletta dai cittadini ma scelta dal PD e, ora, la nuova rincorsa di Lippi che torna a prendere possesso del ruolo effettivamente usurpatogli politicamente da chi a differenza sua non ha vinto le elezioni.Per noi la parola doveva tornare subito ai cittadini, il Pd finché ha potuto usare Lippi in disparte e controllare il potere ha temporeggiato. Per noi è inaccettabile che il Comune sia guidato da chi fino a pochi mesi fa ha avuto rapporti, per ragioni di acquisto o consumo, con criminali. Il sindaco ha anche il mandato, conferitogli dalla legge, di contrastare lo spaccio di stupefacenti, oltre a guidare un Ente tra i cui organi figura la Polizia Municipale. Come potrebbe essere libero e non ricattato di operare nell'interesse della comunità? È fondamentale però aggiungere che non era giusto neanche che un delegato del Pd avesse il potere sul Comune senza mandato popolare. Ora questo scempio è finito, in un senso e nell'altro. Da domani Samuele Lippi non sarà più il sindaco di Cecina. Buona fortuna alla nostra amata città, a prescindere dell'orientamento politico di ciascuno".

"È tardi per ripulirsi la coscienza caro Pd. - ha commentato Mirta Merli di Fratelli d'Italia - Era doveroso innanzitutto non arrivarci neanche a questo punto, o almeno accorciare i tempi e prendervi subito la responsabilità. Sarebbe stato il minimo sindacale per una amministrazione attenta come tanto decantate di essere. E invece ancora una volta le poltrone hanno preso il sopravvento sulla dignità di Cecina. Ci avete fatto conoscere a tutta Italia come il sindaco fermato con la cocaina prima, e come Cecina commissariata poi. Quello invece per cui noi stiamo già lavorando, è la garanzia di ripartire da quei principi sani che dovrebbero essere scontati per gli amministratori di una città, quali la legalità e la trasparenza dell’operato, cosa che voi vi siete dimenticati di seguire".

Ora il prefetto nominerà un commissario per la gestione ordinaria del Comune fino alla data delle prossime elezioni amministrative, che saranno nella prossima primavera.

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