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Attualità lunedì 27 ottobre 2025 ore 11:25
Club di ecologia sociale per superare difficoltà

Non offrono soluzioni preconfezionate, ma promuovono uno spazio condiviso in cui il cambiamento diventa possibile e desiderabile
CASTAGNETO CARDUCCI — “Servizio sociale professionale e approccio ecologico-sociale”, questo il titolo dell'iniziativa che si è svolta nei giorni scorsi nella saletta conferenze della Casa di comunità di Donoratico con assistenti sociali, educatori professionali e una psicologa.
L’incontro ha approfondito l’attività dei club di ecologia sociale, un modello di intervento che arricchisce l’offerta dei servizi rivolti alle famiglie che hanno stili di vita poco sostenibili dal punto di vista sociale e sanitario.
Tali stili di vita sono spesso associati all’uso di alcol, tabacco, sostanze illegali, gioco d’azzardo, comportamenti violenti, uso improprio del cibo e dei social media, nonché a situazioni di sofferenza legate a lutti, abbandoni e difficoltà relazionali.
I club di ecologia sociale sono comunità multifamiliari che si riuniscono settimanalmente con il supporto di una figura di riferimento. Non offrono soluzioni preconfezionate, ma promuovono uno spazio condiviso in cui il cambiamento diventa possibile e desiderabile. Attraverso la valorizzazione di scelte sostenibili e gratificanti per la persona, la comunità e l’ambiente, i club contribuiscono a modificare la cultura generale che alimenta i comportamenti problematici.
I saluti iniziali della presidente della Società della Salute delle Valli Etrusche e sindaca di Castagneto Carducci, Sandra Scarpellini, e della responsabile del servizio sociale, Laura Adorni, hanno evidenziato l’importanza dell’attività svolta dalle Associazioni Club Alcologici Territoriali (ACAT) della Bassa Val di Cecina e della Val di Cornia. Queste associazioni rappresentano uno degli strumenti principali dell’approccio ecologico-sociale, promosso a livello nazionale dall’Associazione Italiana dei Club Alcologici Territoriali (AICAT).
Sono intervenuti anche Simona Rossi, presidente dell’Associazione Regionale Club Alcologici Territoriali (ARCAT) Toscana, che ha portato il saluto e l’augurio di buon lavoro ai partecipanti, e Manfredo Bianchi e Maria Cercignani, le cui relazioni hanno evidenziato la profonda sintonia tra i valori del servizio sociale e quelli dell’approccio ecologico-sociale. In particolare, è stato sottolineato il riconoscimento della persona come portatrice di risorse, competenze e saperi esperienziali, anche in presenza di fragilità.
L’incontro ha ribadito come i club di ecologia sociale possano rappresentare uno spazio prezioso per molte famiglie seguite dai servizi sociali, offrendo sostegno emotivo, supporto sociale, condivisione di esperienze e opportunità di crescita personale e comunitaria.
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