Cronaca lunedì 07 luglio 2014 ore 09:13
La sicurezza a Marina di Cecina

Accesso ai pennelli antierosione: dopo mesi dalla loro ultimazione compaiono solo ora gli avvisi 'attenzione scogliere in assestamento'
CECINA — Ordinanze
ignorate, pericoli non segnalati, competenze non chiarite, funzionari
responsabili latitanti. Sono questi gli argomenti che Vincenzo
Cerrone, Dirigente del Dipartimento Toscana di Sociologia, affronta
durante i convegni in giro per l’Italia e su cui anche Alessandro Lucibello Piani,
in qualità di consigliere comunale di Insieme per Cambiare a Riparbella, è molto attivo.
"Gli Amministratori Locali - scrivono Cerrone e Piani - affrontano spesso con superficialità la
sicurezza e pensano di rimaneggiare le norme reinterpretandole
nel tentativo di adeguarle alle esigenze dei consensi elettorali".
"A
Marina di Cecina - spiegano - è l’accesso ai pennelli antierosione a tenere
banco: dopo mesi dalla loro ultimazione compaiono solo ora gli avvisi 'attenzione scogliere in assestamento'. Ad una prima analisi gli
avvisi sembrano in evidente contrasto con l’ordinanza n. 14 emessa
a giugno a firma dell'ex sindaco Benedetti, che vieta,
per tutta la stagione balneare 2014, il transito e la sosta sulle
scogliere per motivi di sicurezza stante la fase di assestamento. La
sola indicazione di un pericolo invece permette, con le dovute
cautele, l’accesso".
"Recentemente il Sindaco Lippi - scrivono i due - ha dichiarato di
avere provveduto a predisporre adeguata segnaletica essendo i
pennelli ancora aree di cantiere e di voler renderli fruibili per la
prossima stagione. Questo è un altro punto che merita un
approfondimento: si tratta di aree di cantiere oppure no? Secondo Cerrone e Piani "questa
differenza è sostanziale considerato che l’accesso dei non addetti
ai lavori nelle zone corrispondenti ad aree di Cantiere deve
essere severamente impedito mediante recinzioni robuste e durature
dotate di apposita segnaletica di divieto e l’ordinanza del Sindaco
sarebbe inutile in quanto il responsabile della sicurezza è un altro
soggetto, il Direttore del Cantiere".
Secondo i due "emergono contraddizioni inaccettabili trattandosi della sicurezza dei cittadini
sulla quale non si dovrebbe mai scherzare e la confusione che regna
sulla vicenda rappresenta un ottimo esempio di pessima gestione della
prevenzione dei rischi, soprattutto se, come affermato negli atti, i
rischi ci sono". "Ci lamentiamo ogni giorno - spiegano - perché i cittadini sono
indisciplinati, poco inclini al rispetto delle norme e del buon
senso, poi sono proprio i nostri amministratori a proporre questi
esempi di anarchia e illogicità e scarica barile delle
responsabilità, allora si capisce bene perché, da cittadini, si
reagisca ignorando le disposizione di divieto".
"Chi vive la
spiaggia - si legge ancora nella nota - vede quanto i turisti sono attirati e persino invitati a
fare due passi sui pennelli e per i giovani l'idea di un tuffo dalle
rocce è cosa normale ma in questo caso sarebbe atto pericolosissimo
atteso che i pennelli degradano piano piano e l'acqua torbida non
permette di vedere che non c'è la profondità per tuffarsi,
ovviamente nessun ha segnalato nulla e se i pennelli fossero vietati
si potrebbe capire ma se sono aperti no".
Vincenzo Cerrone e Alessando Lucibello Piani invitano "il Sindaco Lippi a far chiarezza, subito e soprattutto a non
farsi condizionare dai timori che questi temi danneggino il turismo
perché se poi capita un grave incidente che si poteva evitare cosa
gli racconta ai turisti?".
Fonte: Vincenzo Cerrone e Alessando Lucibello Piani
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