Spettacoli domenica 16 novembre 2014 ore 07:45
'Vocazione' al Castello Pasquini

Appuntamento con la rassegna di Armunia 'Dimore d’Autunno': in scena lo spettacolo di Danio Manfredini
CASTIGLIONCELLO — Oggi, domenica
16 novembre alle 17,15, al Castello Pasquini di Castiglioncello,
nell’ambito della rassegna di Armunia Dimore
d’Autunno, Danio
Manfredini presenta lo spettacolo VOCAZIONE,
ideazione e regia di Danio Manfredini e Vincenzo Del Prete.
Con questo spettacolo Danio Manfredini traccia un quadro sulla figura dell’attore
teatrale, dei diversi stadi che attraversa nel percorso
professionale, di come l’arte e la vita si contaminano. A partire
dal repertorio teatrale dove i personaggi delle opere trattano
esplicitamente della figura dell’attore, Manfredini estrae
frammenti e li cuce con parole sue, canzoni e spunti autobiografici
per costituire la drammaturgia dello spettacolo.
In
scena al suo fianco Vincenzo del Prete, storico compagno di viaggio.
Danio Manfredini è una delle voci più intense del teatro
contemporaneo, è autore e interprete di capolavori assoluti quali
Miracolo della rosa
(Premio UBU 1989),
Tre studi per una
crocifissione e Al
presente (premio
UBU come migliore attore);
lavori più corali quali Cinema
Cielo (premio
Ubu come miglior regista)
e Il sacro segno dei
mostri. Nel 2010 si
confronta con il repertorio e debutta nel 2012 con lo spettacolo Il
principe Amleto,
dall’Amleto di Shakespeare, una coproduzione italo-francese (La
Corte Ospitale, Espace Malraux - Chambery, Aix en Provence).
Nel 2013 riceve il Premio Lo Straniero, come «maestro di tanti pur restando pervicacemente ai margini dei grandi circuiti e refrattario alle tentazioni del successo mediatico» e Premio Speciale UBU 2013. Dal 2013 è Direttore dell’Accademia d’Arte Drammatica del Teatro Bellini di Napoli. “Mi apro a un percorso di lavoro teatrale che verte sul tema dell’attore di teatro e della sua vita- spiega Danio Manfredini presentando lo spettacolo in programma domenica ad Armunia - Metto a fuoco questo soggetto in un momento in cui sembra inutile, non necessario, occuparsi di teatro, di arte e di conseguenza dell’attore-autore-regista teatrale, figura che sembra in disuso. Pur accogliendo i progressi della tecnologia e il potenziale che offrono all’arte, ritengo centrale la figura dell’artista nella sua essenza umana scarna. Fosse anche, come si dice, - conclude Danio Manfredini- che il teatro è destinato a sparire, ci tocca dare luce al tramonto. Sarebbe comunque un privilegio, glorificare il momento del tramonto, così vicino al buio.” La produzione dello spettacolo è della Corte Ospitale, centro di produzione teatrale che da qualche anno segue e sostiene il lavoro di Manfredini. Parte dei fondi necessari per portare a termine l’allestimento sono stati raccolti attraverso una campagna di crowdfunding.
Fonte: ufficio stampa
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