Attualità domenica 02 febbraio 2025 ore 09:22
Memoria e no alla guerra ricordando Oberdan Chiesa

La cerimonia in piazza del mercato a causa del maltempo. Una corona di alloro a Lillatro
ROSIGNANO MARITTIMO — Nella Sala Auditorium di Piazza del Mercato a Rosignano Solvay gremita di cittadine e cittadini è stato ricordato nella mattinata del primo Febbraio Oberdan Chiesa, comunista e antifascista, che 81 anni fa venne fucilato da un plotone di repubblichini e carabinieri per rappresaglia in conseguenza di un attentato organizzato da partigiani livornesi. Accadde all’alba del 29 Gennaio 1944 sulla spiaggia del Lillatro, dove una delegazione di autorità si è recata per deporre una corona di alloro.
La cerimonia doveva tenersi come sempre sulla spiaggia, ma il maltempo hanno fatto decidere lo spostamento a Piazza del Mercato. Ed è qui si è tenuta l’emozionante cerimonia. O meglio si è ricordato, si è fatto esercizio di memoria, ma anche di storia e antifascismo, in un momento in cui democrazia e liberà sembrano essere diventati concetti e conquiste sempre più sfuocati.
“È un compito difficile quello di preservare la memoria, - ha sottolineato il sindaco Marabotti, pensando alle giovani generazioni a cui va trasmessa - Non sempre il ricordo rende gli eventi attuali, ma è necessario accendere una luce verso il futuro, parlando con i giovani, come abbiamo fatto anche nel Giorno della Memoria con le scuole, l’ANPI, Un ponte per Anna Frank, proiettando film e leggendo libri". Ha poi proseguito, allargando lo sguardo oltre l’orizzonte, riflettendo sull’oggi, sui cambiamenti politici e sociali, sullo sgretolamento del principio di solidarietà e sul no alla guerra (e alle guerre) che è “un atto riprovevole che deve essere ripudiato”, sul welfare sempre più sotto attacco che sembra voler lasciare il posto al warfare e sulla necessità di un risveglio delle coscienze.
Giacomo Luppichini, dell’ANPI di Rosignano, ha parlato di memoria individuale (pensando ai suoi nonni e ad altre sei persone che furono trucidate dalle SS al Saracino) e di memoria collettiva, quella che si nutre di “un senso politico”, al sangue “non versato invano”, agli attacchi velenosi alla nostra Costituzione nata dopo la tragedia della guerra. E ha indicato Oberdan Chiesa, con il suo esempio, come “una fiammella nel delirio di quel mondo intero”. Intervenuto anche il filosofo Sergio Labate per evidenziare l'importanza della memoria anche nei confronti delle nuove generazioni.
Alla cerimonia erano presenti i gonfaloni del Comune di Rosignano Marittimo, dove Chiesa fu ucciso, e di Livorno, città dove era nato, ma anche di altri Comuni vicini rappresentanti dai sindaci o loro delegati. Ha partecipato anche la presidente della Provincia di Livorno, Sandra Scarpellini (che è anche sindaco di Castagneto Carducci). Al posto del picchetto d’onore che non è stato schierato in quanto la cerimonia si è svolta al chiuso, erano presenti due carabinieri in alta uniforme. Presenti tanti iscritti all’ANPI, l’associazione nazionale dei partigiani e grande partecipazione anche da parte delle associazioni di volontariato, fra cui Pubblica Assistenza e Croce Rossa.
All’inizio della cerimonia il Gruppo Filarmonico Solvay ha suonato l’Inno nazionale mentre in chiusura la tromba ha intonato il silenzio. Poi il Coro Partigiano Pietro Gori ha cantato alcuni canti della tradizione, chiudendo con 'Bella Ciao'.
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