Quarantadue tartarughine hanno raggiunto il mare

ROSIGNANO MARITTIMO — Tartamare il 29 Ottobre ha proceduto con l'ultimo digging del 2023: quello al nido di Vada nel comune di Rosignano.

"Il nido - hanno ricordato da Tartamare - era stato deposto il 5 Agosto e quindi non sarebbe da considerarsi tardivo, ma abbiamo imparato dall'esperienza che anche un nido dei primi di agosto alle nostre latitudini rappresenta una sfida. A inizio di Ottobre si è assistito a un notevole ribasso delle temperature, in seguito al quale abbiamo preso la decisione di apporre una cupola-serra anche su questo nido, come a Rimigliano nel comune di San Vincenzo. Un altra criticità su questo nido - hanno aggiunto - è stata quella della grande presenza di tamerici. Il problema che si verifica in presenza di queste piante è che le loro radici tendono ad assorbire ogni umidità presente nel terreno, dunque anche il liquido presente nelle uova. Un ulteriore problema legato alle tamerici è l'ingombro delle radici che, se presenti in grosse quantità, rende più difficoltosa la risalita dei piccoli. L'ultima problematica che abbiamo riscontrato riguarda infine la granulometria della sabbia. In questo tratto di costa c'è un'alta componente di sabbia fine che tende a cementificare creando un tappo. Questi rende naturalmente il passaggio dell'aria e dei tartarughini in risalita, più complesso". 

Ma considerate le difficoltà, da Tartamare si dichiarano soddisfatti del risultato ottenuto. Dunque, nel nido sono state contate 79 uova, di cui 42 schiuse e 37 non schiuse per una percentuale di schiusa del 53%. Quattro tartarughine sono state trovate vive nel nido, una purtroppo morta.

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