Politica domenica 07 settembre 2025 ore 13:59
"Continuiamo a pagare per un’autostrada fantasma"

Galletti (M5s): “Grazie a noi la rimozione della barriera di Vada è già nell’agenda della Regione. Rimane in vita solo per l’immobilismo di Salvini”
ROSIGNANO MARITTIMO — “Con il secondo rincaro del 2025, che porta l’aumento del pedaggio alla barriera di Vada al 14,5%, siamo davanti all’ennesima ingiustizia subita dalla costa toscana. Quella barriera spezza la via Aurelia, sottrae tempo e denaro a pendolari e imprese e oggi pretende novanta centesimi alle auto e 2,40 euro ai mezzi pesanti per attraversare un varco che non ha più alcuna ragione di esistere. La Tirrenica non si farà, eppure i cittadini continuano a pagare per un’autostrada fantasma”.
Parole di Irene Galletti (M5s) che rivendica i risultati ottenuti dal Movimento 5 Stelle in questa lunga battaglia.
"Ma non è l’unico problema. - ha proseguito - Subito dopo la barriera di Rosignano, il tratto autostradale da Collesalvetti a San Pietro in Palazzi ha raggiunto tariffe insostenibili: 7,10 euro per pochi chilometri percorsi da un’automobile, addirittura 18 euro per i bus turistici e i trasportatori. È un salasso che colpisce lo stesso territorio in modi diversi ma con il medesimo risultato: strangolare economicamente cittadini, aziende e turismo. Mentre i pendolari gridano allo scandalo e si riversano su strade alternative intasate, il Ministro Salvini resta immobile, prigioniero della sua propaganda”.
Irene Galletti rivendica i risultati ottenuti dal Movimento 5 Stelle in questa lunga battaglia: “Grazie a un nostro emendamento collegato al Programma Regionale di Sviluppo 2021-2025 il Consiglio Regionale ha vincolato la Toscana a lavorare per sopprimere la barriera e il pedaggio. Questa - avverte - non è una promessa elettorale, ma un impegno già approvato grazie al nostro lavoro. Da dieci anni siamo al fianco dei comitati nati contro la Tirrenica e abbiamo sempre difeso la gratuità della tratta e la messa in sicurezza dell’Aurelia, quando tutti gli altri preferivano voltarsi dall’altra parte".
Per la coordinatrice regionale M5S, il vero responsabile ha un nome e cognome: “Matteo Salvini è un venditore di fumo. Per il progetto di rimozione della barriera di Vada e la messa in sicurezza del tratto di Aurelia compreso tra Livorno e Civitavecchia manca solo lo stanziamento delle risorse statali. Se non si farà - ha puntato il dito Galletti - sarà solo colpa del governo di centrodestra e del ministro leghista, che spende miliardi per opere faraoniche come il Ponte sullo Stretto, ma non muove un dito per mettere in sicurezza le nostre strade, far funzionare le tratte ferroviarie, e in generale prendersi cura di quelle infrastrutture necessarie a garantire tutta la viabilità interregionale e dipendente dallo Stato. Questi ennesimi rincari - ha concluso - sono la prova del suo totale fallimento come ministro”.
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