Attualità mercoledì 22 aprile 2015 ore 02:23
Rilancio dell'area livornese: ecco come

L'assessore regionale ha illustrato gli strumenti: l’Accordo di Programma e il Protocollo di Intesa tra i Comuni dell’area nord della Provincia
ROSIGNANO MARITTIMO — Il sindaco di Rosignano Marittimo Alessandro Franchi e l’Assessore Regionale alle Attività Produttive Gianfranco Simoncini, hanno illustrato i provvedimenti messi in campo a livello regionale e nazionale per il rilancio competitivo dell’area livornese alla Commissione Consiliare III – Attività Produttive che ieri mattina, 21 aprile, si è riunita con la Consulta dell’Economia e del Lavoro a Rosignano. Gli interventi previsti sono l’Accordo di Programma per l’area livornese (che coinvolge il territorio di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo) e il Protocollo di Intesa dei Comuni dell’area nord della Provincia .
L'accordo di programma vede come protagonisti vari Enti pubblici, Governo,
Regione, Autorità Portuale, Provincia di Livorno e Comuni di
Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo, e contiene una serie di
misure ed interventi per affrontare la situazione di difficoltà.
“Pur
riconoscendo un concentrato di problemi maggiori nell’Area
Livornese rispetto al resto della Regione e del Paese, questo
territorio non richiede assistenzialismo ma è in condizione di
presentare un progetto di sviluppo anche in chiave nazionale - spiega l’Assessore Simoncini - Il
Comune di Rosignano Marittimo è
stato inserito nell’accordo non solo per le opportunità che ne
deriveranno ma anche per il contributo che il tessuto produttivo
potrà offrire al rilancio dell’area.”
Simoncini ha indicato che uno degli assi portanti dell’Accordo
dell’Area Livornese, riguarda il Porto di Livorno: la
realizzazione della nuova Darsena Europa e dello scavalco ferroviario
che renderà più efficienti i collegamenti con i vari poli
produttivi del paese.
La Regione ha presentato al Governo anche un
progetto organico di interventi per la reindustrializzazione, al fine
di valorizzare le competenze già presenti in tutta l’area e dare
un contributo importante al rilancio dello sviluppo. Per
la reindustrializzazione sono stati messi in campo provvedimenti e
risorse: 10 milioni di Euro previsti dallo Stato, ai sensi della Legge 181/89,
e altri 10 milioni di Euro già stanziati dalla Regione Toscana, che
sono riservati alle aree di crisi complessa a sostegno di programmi
di attrazione e incentivazione industriale; le premialità che la Regione riconoscerà nei propri bandi alle tre
aree di crisi (oltre all’area livornese sono state incluse in
questo ambito quella di Piombino e quella di Massa); la diminuzione dell’Irap di 1.5 punti per le nuove aziende che
verranno ad insediarsi;
Infine, accogliendo una richiesta avanzata dal Comune di Rosignano per prevenire l’aumento dei costi energetici e la conseguente minore competitività del Parco Industriale Solvay, è stato inserito nell’Accordo di Programma uno specifico punto relativo all’ottimizzazione degli assetti energetici, con cui il Governo si è impegna a portare avanti un percorso di abbattimento dei costi e innalzamento della qualità delle produzioni energetiche in questa area.
"La nostra Amministrazione – ha precisato il Sindaco Franchi - avrà il compito di riflettere attentamente sulle scelte urbanistiche territoriali per agevolare le nuove aziende che saranno interessate ad insediarsi sul nostro territorio. L’obiettivo sarà quello di favorire i processi di rigenerazione urbana e riqualificazione delle Morelline e allo stesso tempo di individuare nuove aree da destinare alla finalità produttiva e manifatturiera, iniziando anche a ragionare con la Società Solvay sulle modalità per sfruttare al meglio le aree già industrializzate che si trovano all’interno del recinto industriale ed attualmente non utilizzate.”
Oltre all’Accordo di Programma è stato presentato alla Commissione un Protocollo che la Regione Toscana intende firmare con la Provincia di Livorno ed i Comuni della parte nord della Provincia. Gli obiettivi di tale protocollo sono: la valorizzazione delle aree attrezzate per le imprese, le infrastrutture per l’alta formazione tra cui il sistema degli incubatori, il potenziamento dell’offerta culturale, la promozione e la valorizzazione turistica del territorio e la riqualificazione ambientale. A differenza dell’Accordo di Programma, che ha già definito il quadro delle risorse finanziarie, questo Protocollo rappresenta un impegno programmatico per gli Enti Locali, che in futuro dovranno concordare con la nuova amministrazione regionale le risorse per poterlo finanziare, anche alla luce della nuova programmazione dei fondi comunitari.
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