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Attualità venerdì 27 settembre 2024 ore 09:00

"Necessario intervenire sui fiumi"

Il sindaco Ceccarelli e Cia evidenziano come la non manutenzione dei fiumi porti poi a danni che si ripetono nel tempo



GUARDISTALLO — “Un disastro che si poteva evitare prendendosi cura dei fiumi come facevano i nostri nonni”. 

E’ con queste parole che Sandro Ceccarelli, sindaco di Guardistallo, commenta l’ennesimo evento alluvionale, questa volta riguardante un fiume finora considerato innocuo come lo Sterza. 

Una posizione perfettamente in linea con quella di Cia che da tempo chiede la realizzazione di opere urgenti come vasche di contenimento e aiuti agli agricoltori affinché non siano costretti ad abbondonare le loro terre. 

Un dramma quest’ultimo dal punto di vista produttivo, lavorativo ed ambientale in quanto i terreni incolti eliminano ogni tipo di ostacolo all’acqua che in situazioni estreme come quella di lunedì, scivola a valle con maggiore violenza trascinandosi dietro detriti, rami e sassi. 

“L’ondata di piena ha distrutto la strada lato sud del ponte sulla SP 57 creando una voragine di 5 metri e mangiando l’argine di circa altri 100 metri lato Casino di Terra- racconta Ceccarelli- abbiamo avuto molta paura. Il punto è che i nostri nonni hanno sempre curato il territorio tagliando gli alberi pericolosi, pulivano gli argini dei fossi e tenevano cavato il fiume che con le sue curve naturali rallentava la caduta a valle dell’acqua. Una volta davamo realmente una mano alla natura- prosegue- in seguito l’abbiamo abbandonata per poi tornarci di forza senza volerla toccare arrogandoci il ruolo di protettori, quando in realtà senza fare niente si creano solo danni alle strutture e all’agricoltura. Non occorrono opere di ingegneria astronautica bensì contadina!”. 

Il primo cittadino ha pensato anche a come smaltire in fretta i detriti portati dal fiume.

“Secondo me la soluzione migliore è farli utilizzare dalle ditte che lavorano il pellet - sottolinea- così come la ghiaia può essere impiegata per fare le strade. In questo modo potremmo rimuovere in fretta questi detriti aiutando nel contempo le aziende cui occorrono queste tipologie di materiale”.

"Il prezzo pagato dalle aziende è sempre più alto- sottolinea Cinzia Pagni, presidente Cia Etruria- e a questo punto diventa prioritario ripensare la gestione dell’acqua. Ciò che è accaduto lunedì dimostra che gli effetti dei cambiamenti climatici non si manifestano più come eventi sporadici ma sempre più frequenti per questo occorre dare più libertà nella manutenzione ai frontisti per i corsi d’acqua rispetto a quanto previsto attualmente dalla normativa”.


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