Spettacoli domenica 13 luglio 2025 ore 12:54
Musicastrada, seconda serata al raddoppio

Nel parco dell'Orto di San Matteo circa duemila giovani, per ascoltare gli artisti emergenti, da Onnah a Lamante, da Flamen a Marco Castello
CASTELFRANCO DI SOTTO — Lamante è arrivata all’Orto di San Matteo, ed ha accompagnato le migliaia di spettatori in un viaggio nelle stanze della sua vita, mostrando le istantanee di un album fotografico che ripercorre i suoi ricordi e le sue origini. Con la potenza di chi ha l’urgenza di esprimersi, di raccontare qualcosa: non importa che sia amore, dolore o rabbia.
Un racconto che era stato anticipato poco prima nel mini talk di Donne di Toscana, l'associazione fondata da Sonia Luca. Lamante cantautrice intensa e visionaria, ha condiviso il suo sguardo profondo sulla musica come voce dell’indipendenza femminile. Un racconto intimo, fatto di memorie, radici matriarcali, corpi che cantano la trasformazione condiviso con il Gruppo Teatrale Four Red Roses storico cuore artistico del comprensorio del Cuoio, che ha sottolineato il senso originario del teatro come luogo di sperimentazione, libertà e identità collettiva. Una presenza che ha intrecciato parole e storie di donne “comuni e straordinarie”. A guidare il dialogo, la sensibilità e la competenza di Giulia Pratelli cantautrice e autrice toscana, che ha saputo creare un filo sottile e potente tra musica, teatro e territorio. Al centro l’indipendenza femminile come atto artistico, politico, quotidiano. Un filo rosso che ha unito chi era sul palco e chi era seduto ad ascoltare. Chi crea, chi ricorda, chi lotta, chi sogna.
Ed alle ventidue in punto tutti sotto il palco per il concerto Marco Castello. E le prime note e le prime parole non mentono sulla qualità di questo giovane artista indipendente che con la sua musica attrae i boomers e con i suoi testi gli zoomer, quella generazione dai venti a trent'anni che in prevalenza era presente per la seconda serata di Musicastrada a Let's festival sold out con circa duemila ticket strappati, il doppia della prima sera.
"Marco Castello è un po’ Battisti e un po’ Mac DeMarco, un po’ siracusano e un po’ berlinese" ha scritto Rolling Stones. Marco Castello ha infatti esplorato e rimodernato il cantautorato italiano degli anni '70, facendosi ispirare da jazz e rhythm and blues.
Ne sentiremo parlare perchè, citando De Gregori "Il ragazzo si farà. Il ragazzo si farà. Anche se ha le spalle strette. Quest'altr'anno giocherà. Con la maglia numero sette"
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