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Cultura venerdì 02 dicembre 2016 ore 14:15

Cecina viaggia nel cosmo

Lo Space Jockey

Il tre dicembre si inaugura un’esposizione che porterà in Toscana una serie di reperti come il cosmogramma dell’Apollo 11



CECINA — Un’incredibile collezione di rarità come il cosmogramma dell’Apollo 11 firmato da Armstrong, Aldrin e Collins, la tuta spaziale di Jean-Loup Chrétien(ilprimo uomo dell’Europa occidentale ad andare nello spazio), lo Space Jockey (il pilota dell’astronave derelitta dei film Alien e Prometheus) di H.R. Giger (creatore di Alien), un’edizione dell’Orlando Furioso del 1607: ecco alcuni degli straordinari protagonisti della mostra “Viaggio nel Cosmo”, organizzata dalla Fondazione Culturale Hermann Geiger nei suoi spazi espositivi, in piazza Guerrazzi 32, a Cecina. La mostra, con ingresso gratuito e in programma dal 3 dicembre fino al 19 febbraio 2017 (orario: 16-20; inaugurazione ore 17), è un percorso alla scoperta dell’Universo, inteso come luogo reale e come frontiera del fantastico, che si snoda tra strumenti scientifici antichi e moderni, mappe celesti, opere letterarie, artistiche e cinematografiche.

La mostra si apre con una panoramica sulla storia dell’astronomia, illustrando la scoperta dello spazio dal Cinquecento a fine Ottocento sia attraverso dispositivi scientifici (come, per esempio, un cannocchiale seicentesco per l’osservazione degli astri, sfere armillari tolemaiche e copernicane, un telescopio newtoniano ecc.) che oggetti artistici (tra cui una statua seicentesca di Atlante e una tela ottocentesca raffigurante Archimede astronomo).

Segue una sezione che illustra, attraverso libri, fumetti, affiches cinematografiche e giocattoli, quanto il cosmo in generale e la Luna in particolare abbiano ispirato il cinema, la letteratura e l’arte; inoltre, è proiettato Le voyage dans la Lune di Georges Méliès, uno dei primi e più noti film di fantascienza, risalente al 1902. L’esposizione si arricchisce anche di opere di artisti contemporanei, come lo svizzero François Junod, specializzato nella costruzione di automi, e il livornese Stefano Pilato, che realizza le sue creazioni rigorosamente con materiale di riciclo.

La sala espositiva del piano terra termina con uno spazio dedicato alla musica, dove si può ascoltare un’ampia selezione di brani musicali ispirati alle stelle e all’universo, nonché una selezione di “suoni spaziali” reali.

Al primo piano sono esposti invece materiali che illustrano l’effettiva conquista dello spazio e le scoperte rese possibili dalla scienza contemporanea nel cielo stellato e oltre. In quest’area sono esposti oggetti riguardanti lo sbarco sulla Luna (ad esempio la copia di “Life” del 1969, relativa allo sbarco), oltre a pezzi unici e molto raramente visibili, come un prezioso esemplare del romanzo De la Terre à la Lune di Jules Verne autografato da diciotto astronauti e il famoso telegramma di congratulazioni inviato da Krusciov a Gagarin nel 1961.

In una seconda sezione è presentata un’importante selezione di meteoriti (il pezzo più antico risale al 1492) e una parte della sala è dedicata all’esposizione di una camera a scintilla e un interferometro, strumenti che permetteranno agli spettatori di “vedere” con i loro occhi in che modo le più autorevoli e attuali ricerche contribuiscono a delineare la struttura dell’universo.

Conclude la mostra una saletta cinematografica in cui sono proiettati documentari scientifici riguardanti la struttura dell’universo e il sistema solare, e che includerà un “gioco” a sorpresa per i visitatori più curiosi.

La Fondazione Geiger ha come sempre curato la progettazione e la realizzazione di questa sua venticinquesima mostra.

La mostra vede la collaborazione di autorevoli enti internazionali come l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Osservatorio EGO di Cascina (PI), il Museo HR Giger di Gruyères e la Maison d’Ailleurs di Yverdon-les-Bains in Svizzera, l’Archivio Storico BOLAFFI della Filografia e della Comunicazione e il MUFANT - MuseoLab del Fantastico e della Fantascienza, entrambi a Torino. Molti oggetti provengono inoltre da importanti collezionisti privati: Piero Gondolo della Riva, vicepresidente della Société Jules Verne di Parigi; Fausto Casi, direttore scientifico del Museo dei Mezzi di Comunicazione di Arezzo; Matteo Chinellato, il più grande collezionista italiano di meteoriti.


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