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Cronaca sabato 03 maggio 2025 ore 10:44

Rapina al distributore, 48enne in carcere

Foto di repertorio

L'uomo era già agli arresti domiciliari ma ha violato le prescrizioni del giudice e quindi è stato portato in carcere



CECINA — I carabinieri della Stazione di Cecina, su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, che sostituisce quella degli arresti domiciliari, a carico di un 48enne originario del nord Italia ma da tempo residente a Cecina, già noto per precedenti di polizia, per il reato di rapina aggravata.

Le indagini hanno preso avvio circa in mese fa, quando un uomo, con volto coperto da una mascherina sanitaria, cappellino a tesa e cappuccio di felpa, durante la mattinata si è presentato alla cassa di un distributore di benzina di San Pietro in Palazzi e, armato di coltello da cucina, si è fatto consegnare l’incasso.

L’uomo, dalla ricostruzione dei carabinieri, ha atteso che uno dei due addetti alla riscossione aprisse la porta del gabbiotto per uscire e si è introdotto dove si trovava un altro impiegato, a cui avrebbe puntato contro il coltello intimando di riempirgli lo zaino che aveva con sé con il denaro contante presente in cassa ammontante a circa 1.700 euro. 

Quindi si è allontanato rapidamente a bordo di una bicicletta.

Appreso del reato, i carabinieri si sono subito messi sulle tracce dell’uomo. 

All’esito delle articolate ed immediate attività investigative condotte con diversi strumenti, dalle acquisizioni da persone informate, da acquisizioni video da circuiti di videosorveglianza pubblici e privati della zona, i carabinieri sono riusciti a ricostruire l’intera dinamica del reato tracciando tutti i movimenti del presunto rapinatore.

Dopo la puntuale relazione redatta dagli investigatori, la Procura della Repubblica di Livorno, concordando con le risultanze investigative e ritenuta la particolare gravità della condotta, anche alla luce dei numerosi recenti precedenti dell’indagato, ha ottenuto dal giudice per le indagini preliminari l’emissione nei suoi confronti, in un primo momento, della misura degli arresti domiciliari che gli stessi militari hanno prontamente eseguito a suo carico.

L’indagato avrebbe però dato fin da subito dimostrazione di scarso rispetto delle prescrizioni impostegli ed i militari, nel corso di alcuni controlli, lo avevano subito sorpreso a violare il divieto di frequentare pregiudicati.

Tale violazione è stata puntualmente segnalata all’autorità giudiziaria competente dagli stessi militari e la misura in atto non è stata più ritenuta idonea e sufficiente, così che l’uomo è stato ristretto presso la casa circondariale di Livorno per restarvi in regime di custodia cautelare.


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