Lo strano caso della via dimenticata

CECINA — Una strada dimentica. Una via che spesso e volentieri ha fatto discutere soprattutto per via delle segnalazioni dei residenti che non vogliono darsi per vinti rispetto a una situazione che riguarda sia gli edifici che il manto stradale e il marciapiede.

Che si transiti in macchina o vi si passeggi, via Boccaccio nasconde numerose insidie in grado di creare non pochi problemi a veicoli e persone.

Gli anziani e i disabili, ma anche mamme con i passeggini, sono arrivati a evitare quella strada per la paura di cadere a causa delle numerose buche, dei calcinacci e della pavimentazione sconnessa. Una strada da bollino rosso.

Se i passaggi pedonali non sono propriamente sicuri, miglior sorte non è toccata alla strada: gli alberi, una volta caratteristici della via, hanno ormai preso pieno possesso dell’asfalto e, con le loro radici, hanno creato dossi in grado di danneggiare le macchine in transito.

La situazione, già di per sé difficile per i residenti, assume i contorni del paradossale se si pensa al fatto che proprio in quella via sorgevano, una volta, alcuni uffici comunali. La vecchia struttura che ospitava gli impiegati vive in uno stato di completo abbandono: porte e finestre distrutte, muri scrostati pieni di scritte.

Spesso e volentieri, segnalano i cittadini, proprio la vecchia struttura comunale è stata presa dai vandali con effrazioni e bivacchi nei locali ormai vuoti. Il cortile interno, visibile da alcuni pertugi nelle recinzioni, è stato invaso dalle piante che ne hanno preso il controllo trasformandolo in una vera e propria "giungla urbana". Stessa sorte per le aiuole, lasciate nella più totale incuria.

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