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Politica sabato 14 novembre 2015 ore 22:05

Inizia il percorso di fusione dei Comuni

Il Consiglio comunale è la prima tappa che sancisce l'avvio del procedimento: insieme Castellina e Riparbella. Ma l'opposizione non ci sta



RIPARBELLA — "Avvio del procedimento di fusione tra i Comuni di Castellina Marittima e Riparbella". E' questo l'unico punto all'ordine del giorno della seduta dei due, per il momento, consigli comunali.
L'appuntamento è per lunedì 16 novembre alle 18 nella Sala consiliare del Palazzo Civico di Riparbella e alle ore 21 a Castellina Marittima.

LA FUSIONE. Sarà questo il primo atto con il quale si avvia il percorso di fusione fra i due Comuni che fanno parte dell'Unione dei Colli Marittimi Pisani a 5, insieme a Casale Marittimo, Guardistallo e Montescudaio.

Come già annunciato dai sindaci Renzo Fantini di Riparbella e Federico Lucchesi di Castellina, c'è la volontà di unire i due municipi. Che rimarrebbero all'interno dell'Unione come soggetto unico. Un Comune che sarà formato da circa 3700 residenti, poco più di 2mila a Castellina, gli altri da Riparbella.

I Consigli approveranno la delibera con cui si ratifica l’avvio della procedura per il Comune unico. Mentre la Regione dovrà emanare una legge speciale ed indire il referendum, che si dovrebbe svolgere nella primavera del 2016.

GLI INCONTRI. Al referendum si arriverà dopo un iter di coinvolgimento della popolazione. Ieri, 13 Novembre, si è svolto il primo incontro del gruppo di lavoro che organizzerà il percorso partecipato verso il referendum sulla proposta di fusione tra i Comuni di Riparbella e Castellina. Il gruppo è formato dai due sindaci e da due membri dell'amministrazione per ciascun Comune.

Nei prossimi giorni verranno recapitate ai cittadini le lettere di Fantini e Lucchesi che spiegano le motivazioni e le prospettive di questa proposta: "una maggiore efficienza della spesa, preservando gli aspetti chiave della diminuzione dei costi e il mantenimento dell'identità territoriale dei cittadini". 
Le amministrazioni annunciano incontri pubblici da novembre ad aprile sul tema con il seguente calendario (con orario sempre alle ore 21 e sempre di venerdì): 27 novembre ore 21 a Castellina, 4 Dicembre a Riparbella, 18 Dicembre al Malandrone, 8 gennaio alla Fagiolaia, 22 gennaio a Le Badie, 5 febbraio a San Martino, 19 febbraio a San Girolamo, 4 marzo a La Melatina, 18 marzo a Castellina, 1 aprile a Riparbella.

"Durante questi incontri - spiegano dai Comuni - oltre a dare tutte le informazioni del caso, verranno create occasioni di approfondimento e di riflessione dove ogni cittadino potrà contribuire affinchè il percorso sia il più partecipato possibile e utile per esprimere un voto consapevole nel referendum finale".

L'OPPOSIZIONE. La lista civica di opposizione Per Castellina, però, non ci sta e ironizza sul Comune unico di 'Castelbella'.

"Dopo l' ultimo consiglio comunale svoltosi all'inizio di novembre - scrivono sul loro sito - vediamo già prendere forma della 'insolita' e quanto mai bizzarra commissione pro-fusione al quale la Lista Civica  non ha voluto far assolutamente parte".

"Tante le parole spese e pochissimi i concetti espressi - aggiungono- che però ci fanno capire il percorso che ha avuto questa decisione e come andrà a finire".

"La posizione a proposito dell'argomento generale delle fusioni tra piccoli Comuni - scrivono ancora dalla Lista Civica  - è stata chiara anche nell'ultima campagna elettorale: fusioni si, ma con un progetto a lungo termine e con la condivisione e la partecipazione di tutti e soprattutto utili a qualcosa, non a fare la bella figura con i capetti di partito".

"Dalla maggioranza ci hanno raccontato che entro giugno la questione si deve chiudere - proseguono - altrimenti non potremmo usufruire dei fantomatici contributi e sgravi che la Regione Toscana promette, che abbiamo atteso anche troppo; in realtà questa stessa classe dirigente e questi stessi partiti ci hanno portato a questo punto e semmai hanno loro atteso anche troppo".

"Il concetto di eventualità della fusione  - aggiungono i civici - è purtroppo assente". "Abbiamo chiesto di poter rallentare - scrivono ancora -  e attendere comunque l'evoluzione della crisi e delle situazioni, come stanno facendo praticamente tutti gli altri Comuni limitrofi e non: saranno poco furbi gli altri a non sfruttare l'occasione dei contributi promessi oppure noi stiamo correndo dietro a specchietti per le allodole?" 


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