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Attualità sabato 26 settembre 2015 ore 15:35

Solvay e qualità delle acque: il punto dell'Arpat

E' sempre stato rispettato il limite per la concentrazione dell’arsenico; non sono stati rispettati, talvolta, i limiti di boro, alluminio e ferro



ROSIGNANO MARITTIMO — E' l'Arpat a fornire un approfondimento, sulla base dei dati disponibili, in merito ali inquinanti prodotti dalla Solvay.
Per fare chiarezza sull'argomento, Arpat ha raccolto ed esaminato tutti i dati disponibili in materia per gli ultimi anni: quelli forniti dall'azienda e presenti nel Registro Europeo degli inquinanti delle principali imprese (dati 2010-2013); quelli derivanti dagli obblighi dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) )dati 2011-2014); quelli relativi ai controlli effettuati periodicamente da ARPAT )dati 2011-2014)

Dati Registro E-PRTR. Il Registro E-PRTR dell’Unione Europea contiene i dati sulle principali emissioni di sostanze inquinanti nell’aria, nell’acqua e nel suolo, provenienti da circa 28mila impianti industriali dell’Unione Europea. Attualmente è possibile scaricare dal sito i report di sintesi relativi all’insediamento Solvay relativi agli anni dal 2010 al 2013 compreso. Tutti i dati sono stati prodotti dall'azienda stessa.
Secondo il registro, el periodo 2010-2013 per quanto riguarda i quantitativi totali di metalli pesanti scaricati a mare dallo stabilimento Solvay di Rosignano: l’arsenico e il cadmio sono aumentati dal 2011 al 2012, per poi diminuire nel 2013per il rame e il piombo, tenuto conto anche dell’incertezza associata alle misure in gioco, non si osservano variazioni significative; il cromo e lo zinco si mantengono sostanzialmente invariati nel triennio.

In particolare, per quanto riguarda l’emissione di arsenico, l’impianto da cui si generano i quantitativi rilasciati in mare è la Sodiera, che usa antracite, coke e calcare nel ciclo produttivo; l’arsenico e altri metalli sono contenuti in tali materie prime. Inoltre, nella produzione della salamoia per il medesimo impianto, viene utilizzata acqua prelevata dai campi pozzi nell’Alta Val di Cecina, piuttosto ricca di arsenico. 

Sempre secondo l'Arpat, l’incremento di arsenico negli scarichi registrato nel 2012 è ragionevolmente legato alla cattiva qualità del calcare utilizzato nel processo, tendenza poi invertita grazie alla diversificazione della rete di approvvigionamento di tale materia prima che la Società ha implementato successivamente.

Dati AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale). Fino al 6 agosto 2015, l’impianto Sodiera risultava autorizzato con Decreto AIA provinciale (AD n.271/2007) e lo scarico generale con Decreto AIA Ministeriale ( DVA-DEC-2010-0000496 del 6 agosto 2010). Il 7 agosto 2015 è stata invece rilasciata l'AIA ministeriale (D.M. 177/2015) con cui sono stati autorizzati sia l’esercizio dell’impianto Sodiera che lo scarico generale Solvay.
In ottemperanza a questi atti autorizzativi, la Società Solvay Chimica Italia SpA ha trasmesso annualmente, in un report dedicato, gli esiti degli autocontrolli effettuati secondo quanto previsto dai Piani di Monitoraggio e Controllo.
In riferimento al computo dei metalli scaricati a mare è necessaria una precisazione, in quanto i valori dei quantitativi pubblicati dal Registro Europeo sopra richiamati differiscono dai corrispondenti valori trasmessi da Solvay nei report annuali.
Ad esempio, nel 2012 il quantitativo annuale di arsenico scaricato è stato di 3,34 t secondo il report dell’AIA ministeriale, contro le 2,77 t riportate dal Registro Europeo.
Tale discrepanza, che riguarda tutti i parametri dei metalli pesanti, è dovuta a differenze nelle procedure di prelievo ed analisi applicate nei due casi: i dati trasmessi al Registro E-PRTR sono stati ottenuti con una frequenza quindicinale di prelievo, con campionamenti effettuati su 24 ore e le analisi chimiche sono state eseguite applicando tecniche analitiche più sensibili, su campioni completamente solubilizzati e non filtrati, in modo da determinare i metalli totali scaricati; i dati trasmessi in base all’AIA sono stati ottenuti da campionamenti effettuati su tre ore, con frequenza trimestrale e determinando i metalli contenuti nella fase liquida.
Per questi motivi i dati del Registro Europeo e dei Report annuali AIA non sono confrontabili. In ogni caso fra le due metodologie di rilevazione, quella del Registro E-PRTR, per la maggiore frequenza di campionamento, risulta più attendibile.

I dati dei controlli ARPAT. Dai controlli ARPAT sullo scarico a mare risulta che è sempre stato rispettato il limite previsto per la concentrazione dell’arsenico, sia nello scarico generale che nello scarico del piè di impianto della Sodiera, mentre non sono stati rispettati, talvolta, i limiti di boro, alluminio e ferro.

In particolare, il controllo dello scarico generale della Solvay, il cui punto di prelievo si trova nel Fosso Bianco subito prima dello scarico a mare, viene effettuato da ARPAT almeno una volta ogni due mesi. Per quanto riguarda la quantificazione dei metalli gli esiti non evidenziano variazioni significative della concentrazione delle varie specie metalliche nel periodo 2011-2014 che in molti casi sono risultate inferiori ai limiti di rilevabilità degli strumenti.

I dati del monitoraggio marino-costiero. Il monitoraggio marino costiero ai sensi del D.Lgs 152/06 comprende il punto di prelievo Rosignano Lillatro, ed evidenzia negli ultimi anni una concentrazione di arsenico ampiamente inferiore al limite di buona qualità ambientale.
Per quanto riguarda la concentrazione di arsenico nei sedimenti, questa è superiore al limite di buona qualità ambientale (14.4 mg/kg), ma in linea con quanto rilevato nei punti di monitoraggio di buona parte della costa Toscana. 

Ai fini del raggiungimento a fine 2015 dell'obiettivo stabilito dall'Unione Europea per una classificazione di "Buono" per le acque marino-costiere, si osserva che l'area "Rosignano-Lillatro" nel 2014 ha raggiunto questa classificazione per quanto riguarda lo "stato ecologico", mentre non è così per lo "stato chimico" - come per tutte le aree della costa toscana - per i valori relativi al mercurio (Hg) ed al tributistagno (TBT).


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