Attualità venerdì 15 maggio 2015 ore 16:33
Salute dei rosignanesi: parla il sindaco

"Stiamo continuando un percorso di approfondimento e attendendo uno studio ancora più puntuale"
ROSIGNANO MARITTIMO — A
seguito delle riflessioni e delle richieste avanzate da Claudio
Marabotti in merito ai dati dell’Azienda Usl6 sulla mortalità e
sull’incidenza delle malattie nella popolazione di Rosignano, il sindaco Alessandro Franchi risponde fornendo anche alcuni
aggiornamenti relativi al percorso di approfondimento scientifico
delle problematiche sollevate.
“L’Amministrazione Comunale di
Rosignano ha seguito e sta seguendo con grande attenzione tutte le
questioni che riguardano la salute della popolazione - scrive Franchi in una nota - L’importanza
dell’argomento è tale, peraltro, che sarebbe del tutto fuori luogo
non ricercare il massimo della scientificità e dell’attendibilità.
Per questo come Sindaco, essendo la massima autorità sanitaria del
territorio ma non avendo gli strumenti necessari e le specifiche
professionalità all’interno dell’Ente, nei mesi scorsi mi sono
rivolto agli Enti istituzionalmente preposti, come l'Azienda
Sanitaria, l'Arpat e l'Ispo, per avere un quadro puntuale della
situazione e informazioni scientificamente attendibili, non basate su
resoconti generici o conoscenze casuali".
"È per questo motivo che
abbiamo già iniziato un percorso di approfondimento che ci ha
portati ad invitare il Direttore Generale dell'Asl Eugenio Porfido
alla Commissione Consiliare del 23 gennaio scorso, nel corso della
quale sono stati forniti i dati della Relazione Sanitaria facilmente
reperibile dal sito istituzionale della stessa ASL e che anche
Claudio Marabotti ha richiamato - prosegue Franchi ciò che è emerso da quell’incontro
è ben noto: il Direttore, nell’effettuare le sue valutazioni sui
dati di mortalità, non ha portato elementi di sostanziale
preoccupazione in termini generali. Diverso è stato il discorso per
quanto riguarda le patologie asbesto-correlate, ed in particolare il
mesotelioma, poiché in questo caso il dato dei decessi nella nostra
zona rappresenta sicuramente in termini statistici un elemento di
criticità. Gli aspetti da tenere in considerazione sono davvero
molti, a partire dalla latenza della malattia, che spesso esplode con
decenni di ritardo rispetto al momento dell’avvenuto contatto con
l’amianto, ma anche dalle situazioni lavorative che in passato
hanno portato diversi cittadini a contatto con questo materiale".
"Proprio perché gli elementi di cui tenere conto sono molti e
complessi, stiamo continuando un percorso di approfondimento, come
suggerito dallo stesso dottor Claudio Marabotti, con Usl 6, Arpat
ed Ispo - prosegue il sindaco - l’ultimo incontro di questo percorso si è svolto agli
inizi di marzo e stiamo attendendo uno studio ancora più puntuale
che terrà conto non soltanto dei dati sanitari, ma anche di quelli
ambientali e di qualunque altro elemento possa interessare, per
addivenire ad un profilo di salute completo della nostra
cittadinanza".
"Una volta che saremo in possesso di queste ulteriori
informazioni - conclude - non esiteremo nel dare la massima diffusione e
comunicazione ai cittadini, a partire dalla presentazione nella
apposita commissione consiliare”.
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