Liquami nel tombino, Scapigliato si dice estranea

"Scapigliato completamente estranea alle accuse di presunto illecito smaltimento di rifiuti liquidi" hanno assicurato dall'azienda

ROSIGNANO — "Scapigliato e il proprio management evidenziano la completa estraneità rispetto alle accuse di presunto illecito smaltimento di rifiuti liquidi ipotizzate dalla Dda di Firenze ed alle quali avrebbe condotto l’operazione Stop Stinks" della Guardia di Finanza di Livorno e Castiglioncello". Questo quanto si legge in una nota diramata da Scapigliato Srl.

"Evidenziano, in particolare - proseguono dall'azienda -, la completa estraneità dalle accuse di presunto smaltimento di rifiuti liquidi in fognatura pubblica ipotizzato esclusivamente in capo ad altra Società e a soggetti in alcun modo riconducibili al management di Scapigliato. La Società sta fornendo e fornirà tutta la collaborazione necessaria agli inquirenti affinché sia accertata la verità dei fatti e, pertanto, l’infondatezza delle accuse esclusivamente riguardanti, per quanto attiene la Società stessa, le modalità di gestione del percolato all’interno dell’impianto di discarica, attività che non comporta produzione, conferimenti, o smaltimenti in impianti esterni, di alcun rifiuto".

"Il presente comunicato - concludono da Scapigliato Srl - si rende necessario a fronte delle notizie apparse in questi giorni nei media e riportanti ricostruzioni della vicenda giudiziaria frettolose ed imprecise tali da ingenerare una confusa, distorta e talvolta erronea rappresentazione della realtà. Tale situazione si traduce in un grave pregiudizio all’immagine della Società che opera, si ribadisce, costantemente con assoluta trasparenza e nel rispetto della legalità, nella gestione di un impianto pubblico destinato ad attività di interesse generale. Scapigliato e il proprio management, quindi, esprimono piena fiducia nell’operato della magistratura auspicando nel contempo una celere conclusione del procedimento".

Nel frattempo, però, il caso diventa anche politico. Ad intervenire sul "caso Scapigliato" è il parlamentare toscano della Lega, Manfredi Potenti, che è anche membro della Commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo illecito dei rifiuti.

"Le notizie dei presunti gravi fatti di reato accaduti all'interno del sito di Scapigliato - ha detto l'onorevole leghista - dovranno essere oggetto di un ulteriore attività di approfondimento da parte degli organi parlamentari e non solo. La situazione necessita però - e subito - della supervisione di una figura di garanzia commissariale, quale il Prefetto potrebbe essere, salva ogni altra, purché non riconducibile a quella politica dell'amministrazione locale".

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