Attualità martedì 20 gennaio 2015 ore 19:59
Il Rotary premia i ricercatori

La borsa di studio in ricordo di Tommy Lucarelli alle dottoresse Chiara Paoli e Tiziana Fanelli, del laboratorio per lo studio delle neoplasie dell'Università di Firenze
CECINA — Da circa 20 anni periodicamente il Rotary club Cecina-Rosignano finanzia la ricerca nel campo delle leucemie, svolta dal centro di ematologia dell'ospedale fiorentino di Careggi e nella conviviale del 15 gennaio ha assegnato la borsa di studio in ricordo di Tommy Lucarelli.
L'assegno è stato consegnato, come premio per la loro operosità scientifica, alle dottoresse Chiara Paoli e Tiziana Fanelli, che operano nel laboratorio per lo studio delle neoplasie mieloproliferative croniche dell'Università di Firenze, di cui è responsabile il professor Alessandro Maria Vannucchi, destinato a succedere nella direzione del centro ematologico al professor Luigi Rossi Ferrini. All'organizzazione della serata ha lavorato il professor Francesco Di Bartolo; per il finanziamento del premio si è aggiunto al contributo del club quello delle famiglie Lucarelli e Garlandini-Nassi.
Durante la conviviale, dopo l'introduzione del presidente del Roary club, l'ingegner Francesco Barigozzi, il professor Rossi Ferrini e il professor Vannucchi hanno messo in evidenza come il progresso delle metodiche di analisi del Dna abbia consentito di identificare nelle malattie mieloproliferative una serie di mutazioni, aprendo così la strada alla sintesi di nuove molecole contro le proteine mutate. Perchè queste acquisizioni portino alla sintesi di farmaci specifici, sono necessari studi clinici, condotti secondo regole rigorose riconosciute a livello internazionale. Il lavoro delle due dottoresse, che si sono presentate con un breve intervento, riflette questi aspetti complementari e indissolubili della ricerca clinica.
Al termine della serata sono state rivolte ai medici molte domande interessanti e nel corso del dibattito il professor Ferrini ha avuto modo di delineare la prossima frontiera della ricerca: a suo giudizio, per combattere il male alla radice è necessario studiare le cellule staminali.
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