Attualità martedì 28 aprile 2015 ore 18:38
I pasti venivano preparati con acqua in bottiglia

Usata anche una cisterna per evitare rischi. Il Comune interviene sulla vicenda di Castelnuovo: "tutto è avvenuto nel pieno rispetto della normativa"
ROSIGNANO MARITTIMO — Il Coumune di Rosignano Marittimo precisa in una nota stampa "le condizioni che hanno portato alla disinfezione e al controllo dell’impianto idrico della struttura Fattoria di Castello di Castelnuovo della Misericordia e tranquillizza i genitori dei bambini che usufruiscono del servizio mensa delle scuole comunali". "Tutto è avvenuto nel pieno rispetto della normativa - spiegano - garantendo la tutela della salute di tutti, in particolare dei bambini, senza inutili allarmismi ma in piena trasparenza".
"L’Amministrazione Comunale - si legge nella nota - appena entrata in possesso di documentazioni scritte e certificazioni attestanti l'idoneità dell'acqua, ma che facevano ritenere necessari lavori di manutenzione alle condutture dell'impianto idrico, ha preso le dovute precauzioni per garantire la sicurezza e la qualità dei pasti della mensa scolastica".
In seguito alle "comunicazioni verbali fatte dal Consorzio Sociale
Tirrenno circa controlli in corso sull’impianto idrico di “Fattoria
di Castello”, di cui è gestore, il 4 febbraio 2015 la Unità Operativa Attività Educative del Comune, in via cautelativa, ha
scritto di non produrre pasti utilizzando la fornitura idrica della struttura di Castelnuovo al Raggruppamento Temporaneo di
Impresa responsabile
del servizio mensa, composta da Coop.
Contestoinfanzia, Sodexo, Cooperativa sociale Nuovo Futuro e
Consorzio Sociale Tirreno".
In
risposta a questa richiesta degli uffici dell'amministrazione "il giorno successivo, il
5 febbraio le cooperative che gestiscono il servizio mensa si impegnavano per scritto ad utilizzare per la produzione dei
pasti ed il lavaggio dei cibi crudi acqua in bottiglia ed a ricorrere
alle cucine di Sodexo,
localizzate all'interno dello stabilimento Solvay". "Modalità che, per sicurezza - spiegano ancora dall'amministrazione - gli uffici comunali hanno verificato
quotidianamente, anche mediante verbali scritti del Capocuoco che
confermano l'effettiva produzione come
sopra descritta
e l’esclusione di acqua
delle condutture della cucina di Castelnuovo della Misericordia".
"Il
17 febbraio l'unità operativa Manutenzioni del Comune ha ricevuto dal Consorzio Sociale
Tirrenno - si legge ancora nella nota - una richiesta di intervento con la quale si indicava che, a
seguito di manutenzioni e disinfezioni dell'impianto idrico, gli
inconvenienti dovuti alla vetustà delle tubazioni ed alla non
corretta installazione delle apparecchiature di trattamento e spinta
dell'acqua potabile non risultavano risolti. L'impianto, installato
dal Gestore nell'ambito della concessione di gestione nei primi anni
2000, era dunque a rischio di proliferazione batterica". "Per
questo motivo - proseguono dal Comune - il Consorzio Sociale Tirreno ha provveduto
provvisoriamente a risolvere il problema, con una cisterna di acqua
alimentata da autobotti per
rifornire la cucina con collegamento diretto; in questo modo il
servizio di preparazione dei pasti è potuto riprendere regolarmente
ad esclusione del forno a vapore".
"Il giorno
25 febbraio - prosegue la nota stampa - in occasione di una visita
guidata dei genitori, accompagnati dal Capocuoco Bilanceri presso la
cucina di Castelnuovo, è stato
tranquillamente
comunicato che era temporaneamente in uso la cisterna in attesa di
lavori di
manutenzione sulle condutture".
"Visionate le analisi dell’acqua
fornite dal Consorzio Sociale Tirreno, l’ASL ha escluso l’esistenza
di situazioni di pericolo - spiegano dall'amministrazione - ma per prudenza si è preferito
intervenire il prima possibile per ripristinare le migliori
condizioni di sicurezza igienico sanitaria della struttura, in modo
da non trovarsi di nuovo in futuro a dover interrompere il servizio
mensa per le scuole e/o quello di ospitalità per gli anziani.
Infatti, la soluzione provvisoria doveva rimanere tale e si doveva
comunque adeguare l'impianto fisso". "Da
questo è nata la necessità effettuare lavori in somma urgenza - proseguono - che
garantissero una disinfezione approfondita iniziale (shock) del
sistema, nel frattempo non utilizzato, con prodotti comunque
compatibili con l'uso potabile, ed un controllo batterico costante
nel tempo".
Dal Comune spiegano che "si è scelto come soluzione definitiva di installare
un sistema di autodisinfezione con pompe dosatrici elettroniche sia
per l'immissione di prodotto disinfettante sia di prodotto con
funzione anticorrosiva (prodotto a base di sali minerali naturali
alimentari per acque addolcite che aiuta a prevenire la corrosione
delle tubazioni che già presentano segni di vetustà)".E' stato anche "sostituito l'addolcitore prima non funzionante e non correttamente
dimensionato né gestito e ripristinato l'ordine corretto di
installazione di tutti i componenti: l'impianto
ora risulta funzionante e certificato".
"L’Amministrazione comunale intende pertanto ribadire che tutto si è svolto nella massima e rigorosa attenzione alle procedure di legge - conclude la nota - al momento in cui l'Amministrazione è stata messa a conoscenza del problema è intervenuta prontamente per evitare il rischio di contaminazione e, stanziando risorse, per risolvere definitivamente il problema; al di là di polemiche e strumentalizzazioni, gli Uffici comunali hanno agito nella massima trasparenza delle procedure che anche la Procura e le forze dell'ordine potranno facilmente ravvisare".
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