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Attualità venerdì 10 aprile 2015 ore 12:29

Disabili: contributi per abbattimento barriere

Anche il Comune di Bibbona inserito nella lista regionale per la richiesta di contributi a fondo perduto per le barriere architettoniche presenti nell'abitazione



BIBBONA — E' la Regione a stanziare i fondi che servono per aiutare i disabili, talvolta prigionieri nelle loro stesse case. Scale, porte troppo strette, bagni inadeguati che rendono impossibile muoversi e spostarsi per chi è costretto su una sedia a rotelle. Ma anche ausili e strumenti per i non vedenti e per i sordi, che possono migliorare la qualità della vita. Sono questi alcuni degli interventi che vengono finanziati con contributi regionali, rimborsando alle famiglie che eseguono le opere fino al 50 per cento della spesa sostenuta.
Infatti, l cittadino disabile con menomazioni o limitazioni permanenti di carattere fisico o di carattere sensoriale o cognitivo può richiedere al Comune di Bibbona un contributo economico a fondo perduto per l’abbattimento e superamento delle barriere architettoniche presenti nella propria abitazione.  La richiesta può essere presentata anche da coloro che esercitano la tutela o la potestà o il sostegno delle persone disabili con le menomazioni sopra descritte.
"L’istanza può essere fatta per l’abitazione di residenza oppure anche per l’abitazione nella quale il cittadino vuole trasferirsi – spiega l’assessore Enzo Mulè - questo a tre condizioni ben precise: la prima è che, al momento della richiesta, i lavori di adeguamento non siano ancora iniziati; gli interventi, poi, devono essere realizzati su edifici esistenti e, infine, il richiedente vi deve stabilire la residenza entro tre anni dalla comunicazione da parte del Comune dell’ammissione al contributo".
Le tipologie di intervento ammesse sono le opere edilizie direttamente finalizzate all’eliminazione delle barriere architettoniche fisiche e percettive. Incluse nel bando anche l’acquisto e l’installazione di attrezzature finalizzate all’eliminazione delle barriere architettoniche, fisiche e percettive che non siano ausili già dispensati dalle asl. Le domande possono essere presentate entro il 31 dicembre di ciascun anno ed entro il 31 marzo dell’anno successivo sarà formata la graduatoria tra gli aventi diritto.
Spesso, però i fondi regionali non bastano. Quindi, le domande non soddisfatte per insufficienza di fondi verranno tenute in considerazione per i due anni successivi alla presentazione.


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