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Politica martedì 02 marzo 2021 ore 13:41

"Giorni sprecati prima di arginare i contagi"

Dalla consigliera Tenerini la critica all'Amministrazione Lippi e all'Asl: “Zona rossa una che poteva e doveva essere evitata”



CECINA — Dalla consigliera comunale di Forza Italia Chiara Tenerini una critica all'Amministrazione Lippi e non solo per la gestione dell'emergenza Covid-19 a un anno dall'inizio della pandemia. 

"Il focolaio con variante inglese, scoppiato presso la Rsa Iacopini di Marina di Cecina, ha fatto scattare un allarme generalizzato in tutta la città e costretto il sindaco a chiedere lo stato di allerta rossa per chiudere i confini ed i propri cittadini nelle loro abitazioni per almeno 9 giorni. Una zona rossa che si è resa inevitabile in conseguenza della mancanza di un piano di tracciamento. - ha osservato la consigliera Tenerini - Non è stato mai organizzato seriamente un sistema di tracciamento efficiente e funzionante, anzi, quel poco di buono che a livello territoriale era stato fatto, è stato annullato con una decisione assurda, l’Asl, negli ultimi mesi, ha deciso di decentrare il nostro sistema di tracciamento trasferendolo a Massa-Carrara. Per correre ai ripari quindi, chiudere tutti in casa è sembrata l’unica soluzione possibile nell’immediato".

La consigliera Tenerini ha inoltre osservato come i provvedimenti presi e l'attività di screening nel Comune di Cecina sia partita in ritardo. 

"Giorni sprecati prima di mettere in atto quelle misure di contenimento fondamentali per arginare la diffusione dei contagi. - ha commentato - Si penalizza pertanto l’intera comunità di 27mila abitanti, chiedendo ancora sacrifici enormi a tutte le persone e soprattutto alle attività commerciali oramai allo stremo delle loro forze, con una chiusura che poteva e doveva essere evitata, se solo Asl e Regione avessero organizzato preventivamente un efficiente strumento di tracciamento". 

"I cittadini cecinesi sono coscienziosi e confido che l’autoisolamento a cui si sono in tanti già sottoposti, possa contenere una espansione del contagio. - e infine ha concluso - Novemila tamponi corrispondono al 33% della popolazione del Comune di Cecina: non parliamo di screening di massa".


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