Cento metri di spiaggia libera occupata di notte

CECINA — Il materiale che la Guardia costiera ha posto sotto sequestro sulle spiagge arenili di Marina di Cecina. 

Gli oggetti erano piazzati da privati cittadini in prossimità del bagnasciuga, per circa cento metri, al solo scopo di occupare porzioni di spiaggia per renderli esclusivi, sottraendoli al pubblico uso. Non uno, ma più responsabili, quindi.

Questa volta i militari sono intervenuti per reprimere una violazione che è frutto di un diffuso malcostume e di mancanza di rispetto per i vacanzieri che invece rispettano le regole. Una norma c’è, oltre quella del buon senso e della civica educazione: l’ordinanza numero 7 del 2016 del Comune di Cecina che vieta espressamente di lasciare incustodite attrezzature, prima dell’orario di balneazione, le 8,30 sulle spiagge libere. 

Chi ha ignorato questa disposizione non ha trovato più le proprie attrezzature, rimosse dagli uomini della Guardia costiera cecinese che hanno monitorato il fenomeno per alcuni giorni. 

I responsabili, allo stato dei fatti sono ancora ignoti e gli oggetti sono custoditi nella sede dell’ufficio marittimo. La sanzione amministrativa prevista ammonta a 200 euro. L’operazione si colloca nel più ampio contesto della campagna Mare sicuro 2016, coordinata dalla Direzione marittima di Livorno, che si pone tra gli obiettivi anche quello di tutelare la collettività da ogni forma di abuso che ne limiti il diritto d’uso del mare e delle spiagge libere. 

I sopralluoghi sono stati eseguiti sulla maggior parte delle spiagge libere di Marina di Cecina e continueranno in maniera capillare sulle rimanenti spiagge pubbliche. 

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