Cultura martedì 22 aprile 2025 ore 08:59
Arte e cambiamento, in mostra le opere di Linardi

Con CHANGE_Rigenerazione umana a base naturale, la Decodifica di Giuseppe Linardi in mostra coi suoi lavori incentrati sul tema del cambiamento
CECINA — Inaugurata a Cecina presso le sale del CEC - Centro Espositivo Comunale di Cecina (LI) la mostra ‘Change_Rigenerazione umana a base naturale’, personale dell’artista argentino Giuseppe Linardi. Saranno esposte numerose opere inedite, installazioni e svariati lavori che l’artista realizza grazie alla sua innovativa tecnica di decodificazione dell’immagine.
La mostra, organizzata da Associazione Aruspicina, ACS Art Center e Coop Le Macchine Celibi è curata dal direttore del CEC Alessandro Schiavetti, e vede in esposizione un corpus importante di lavori di Linardi, artista molto noto nel panorama internazionale e già presente in Biennale di Venezia, incentrati sulla tematica del cambiamento.
“Oggi disseziono, scompongo, trasfiguro le immagini che dipingevo in precedenza, quando cercavo di renderle il più possibile veritiere, quasi tangibili. Quel tipo di pittura, così perfetta, ottenuta con modi così maniacali, adesso esplode ed è dilaniata inmigliaia di colpi di pennello”. Così Giuseppe Linardi raccontava la sua tecnica durante la cinquantaseiesima edizione della Biennale di Venezia.
Giuseppe Linardi nasce a Buenos Aires in Argentina; giovanissimo si trasferisce a Follonica dove vive e lavora nel suo studio. Si diploma all’ Accademia di Belle Arti di Firenze. Il suo percorso artistico si sviluppa in vari periodi, alle prime tele iperrealistesegue una fase che, pur mantenendo la pittura al centro della sua ricerca, sviluppa altri mezzi espressivi: scultura, fotografia,installazione, design. Negli ultimi anni, l’artista, nella piena convinzione che ogni idea vada sviluppata attraverso il mezzo più appropriato, porta avanti diversi progetti, restando volutamente sulla linea di confine tra astrattismo e figurazione.
Il suo stile molto noto si avvale di una tecnica personale e unica, quella della decodifica dell’immagine. Ogni lavoro sembra esplodere in milioni di pixel, deframmentando l’opera e rendendo la visione della stessa da parte del fruitore come un’espe- rienza unica, a tratti ipnotica. Nella tematica affrontata nella mostra ‘Change’, Linardi ci mette di fronte a tante domande. La ripresa dei suoi codici affonda le radici proprio nelle questioni e nelle domande che costantemente l’artista si pone quotidiana- mente. Dove stiamo andando? Fino a dove arriverà l’uomo ignorando se stesso a discapito del suo nevralgico arrivismo? Di cosa si nutrirà la Terra e fino a quando la natura sarà disposta a subire la nostra arrogante e dilagante antropizzazione? l’AI, quali inarrestabili strade prenderà? La società cambia. L’uomo sta cambiando. La tecnologia sta cambiando. Tutto sta cambiando radicalmente e in fretta.
“Ogni sua opera porta un rigore nelle pennellate impressionante, volte alla precisione e alla rapidità del gesto in un perfetto parallelismo con la società che ci circonda. - ha commentato Alessandro Schiavetti - Quello che Linardi rappresenta in ogni suo lavoro convoglia l’attenzione dell’osservatore su un centro guida, che è molto di più di un punto di fuga, che poi si sgretola in un’e- splosione di frammenti simili ai pixel riportandoci di colpo alle immagini offuscate e banalmente poco nitide degli anni Ottanta, in un retropercorso che però assume sempre più nitidezza mano a mano che l’osservatore mette a fuoco la nuova evoluzionevisiva. Si entra cioè a pieno dentro le sue opere, nella sua controversa e affascinante Matrix, tra turbamenti e riflessioni, spazi vuoti e riempimenti, e attraverso i suoi ‘codici’ che racchiudono il senso del caos, si tocca con mano l’eleganza e la raffinatezzadel suo stupefacente senso pittorico. Le sue opere sembrano dipinte su un monitor di ampie dimensioni. O sembrano prodotte dalla tecnologia stessa, come se una non troppo futura AI disgregasse volontariamente in milioni di pezzi le nostre certezze, lenostre basi, le cementificate vicende della nostra storia passata”.
La mostra è aperta fino al 18 Maggio dal martedì alla domenica dalle 17 alle 20 con ingresso gratuito. La mostra è corredata da un catalogo, e sono previste visite guidate col curatore per le scuole.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI