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Cronaca mercoledì 07 dicembre 2022 ore 18:00

Minaccia le vigne per bitcoin, arrestato

Arrestato per estorsione contro un'azienda vinicola tramite bitcoin

Su disposizione della Procura è scattato l'arresto per tentata estorsione per l'uomo che ha minacciato di incendiare le vigne di Bolgheri



CASTAGNETO CARDUCCI — Arrestato, grazie al lavoro dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Livorno, un 47enne di Trieste a cui viene contestato il reato di tentata estorsione pluriaggravata ai danni di una notissima azienda vinicola di Bolgheri.

I fatti risalgono alla fine di Marzo 2022 quando i vertici dell’azienda ricevono delle mail criptate in cui si chiedeva di versare 150mila euro in Bitcoin nel giro di pochi giorni per non vedere andare in fumo gli splendidi e pregiati vigneti nel Comune di Castagneto Carducci. Per rendere più concreta la minaccia ed indurre le vittime a pagare quanto prima, il malfattore aveva anche specificato che si sarebbe servito di numerose esche incendiarie che avrebbero reso complesse le operazioni di contenimento e spegnimento dell’eventuale incendio.

I vertici dell’azienda non hanno ceduto al ricatto ma si sono rivolti ai Carabinieri del vicino Comando Stazione. Così è iniziato il lavoro dell'Arma che oltre a garantire la sicurezza dell’azienda minacciata, ha coinvolto il Nucleo Investigativo di Livorno che ha ricostruito come tutto era stato studiato: dalle email criptate, alle connessioni anonime tramite vpn, alle ricerche sul web di informazioni sull’azienda e su come mettere in atto la minaccia in caso di mancato pagamento.

Grazie a un’intensa e sofisticata attività d’indagine è stato possibile risalire al presunto autore delle mail estorsive. Mentre i Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno ed altre forze di polizia italiane indagavano su di lui, il malfattore ha allargato il suo raggio d’azione ricercando vittime anche all’estero. Grazie allo scambio informativo tramite Europol a livello UE e tra Procure italiane, è stato possibile confrontare gli elementi investigativi raccolti e stringere il cerchio attorno al 47enne, già gravato da diversi precedenti penali, anche specifici.

A seguito di una perquisizione sono stati sequestrati smartphone e computer sui quali i militari dell’Arma labronica hanno trovato evidenti tracce della tentata estorsione riuscendo ad accedere ai file conservati tra i quali il testo delle mail minatorie inviate all’azienda vinicola toscana e altre ricerche collegate alla minaccia.

La misura cautelare è stata notificata presso la casa di reclusione di Padova dove il 47enne sta scontando una pena per altra causa.


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