Attualità mercoledì 10 settembre 2025 ore 09:22
Meno treni e più pedaggio, la rabbia dei sindaci

Decisioni penalizzanti. I sindaci della Bassa Val di Cecina hanno in questi giorni scritto nuovamente a Trenitalia e alla Regione Toscana
BIBBONA — I sindaci della Bassa Val di Cecina scrivono a Trenitalia per chiedere un tavolo di concertazione per il ripristino delle fermate e la valutazione sui servizi ferroviari erogati.
Da una parte le scelte di Trenitalia e il Frecciabianca Roma-Torino che non ferma più a Cecina, tagliando fuori l’area dal sistema dell’alta velocità ferroviaria. Dall’altra l’ulteriore aumento del pedaggio autostradale alla barriera di Vada, il secondo da febbraio, che porta il costo del tratto tra Collesalvetti e San Pietro in Palazzi a 7,10 euro e a 90 centesimi per il ‘solo’ passaggio della barriera.
I sindaci della Bassa Val di Cecina hanno in questi giorni scritto nuovamente a Trenitalia e alla Regione Toscana, chiamando in causa anche i parlamentari del territorio, per chiedere ‘urgentemente l’istituzione di un tavolo di concertazione per il ripristino delle fermate soppresse ma anche per condividere e valutare i servizi ferroviari erogati a favore del territorio, baricentrico rispetto ai comuni collinari e a quelli costieri, dato atto la vocazione turistica dei territori”. A firmare la richiesta i sindaci di Cecina, Bibbona, Castagneto Carducci, Rosignano Marittimo, Castellina Marittima, Riparbella, Montescudaio, Guardistallo, Casale Marittimo, Santa Luce.
“La Costa degli Etruschi è il secondo ambito turistico per presenze della Toscana, secondo solo all’area fiorentina. - ha evidenziato la sindaca Lia Burgalassi - Un territorio che merita investimenti nelle infrastrutture, che ha bisogno di essere collegato e non isolato. Il tratto autostradale per raggiungere questa costa è diventato tra i più costosi del Paese e resta quell’assurdo balzello alla barriera autostradale: già è incomprensibile pagare per appena 4 chilometri che non hanno niente di diverso dal resto della Variante Aurelia se non il colore dei cartelli, ma si va anche ad aumentarlo ulteriormente. A questi aumenti, due nel corso di pochi mesi, non segue alcun investimento né miglioramento della viabilità e la Variante Superstrada continua ad avere estrema necessità di manutenzione e di messa in sicurezza. Tutto questo è inaccettabile”.
“Con i tagli e gli aumenti indiscriminati dei pedaggi non si fa crescere un territorio. Qui ci sono comuni che superano ampiamente ogni anno il milione di presenze turistiche. Eppure restiamo un territorio ‘periferico’ quando si parla di investimenti sulle infrastrutture. Siamo a due passi da Firenze ma per raggiungerla in treno servono ore di viaggio. - ha commentato il sindaco di Bibbona Massimo Fedeli, che da sola supera il 1,2 milioni di turisti in estate - Se il numero di chi utilizza le tratte ferroviarie non è considerato ‘sufficientemente’ sostenibile probabilmente è anche perchè il treno non è considerata una vera alternativa. Ma invece di investire per migliorare il servizio si va a tagliare l’unico collegamento di alta velocità di questo territorio con il resto del Paese. Di pari passo ecco l’ennesimo aumento autostradale, a fronte di una viabilità alternativa assolutamente inadeguata anche in termini di sicurezza. E mentre ci troviamo ancora a pagare per un pedaggio che non ha alcuna ragione d’esistere (il casello autostradale di Vada, ndr), anche la beffa di vederlo aumentare. Che fine hanno fatto gli investimenti per il miglioramento della superstrada? I collegamenti verso Roma non sono degni di questa costa. Scelte come queste - ha concluso Fedeli - penalizzano un territorio, ne mettono a rischio la crescita e rischiano anche di vanificare gli sforzi fatti dai tanti imprenditori che hanno scelto di investirvi”.
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