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Attualità sabato 18 luglio 2015 ore 05:25

La Smith resta, ma non per tutti

Soddisfatto dell'accordo con i sindacati l'amministratore delegato Muzzi. Lunedì l'assemblea dei lavoratori con le preoccupazioni di chi è fuori



VOLTERRA — Si produrranno ancora trivelle e componentistica per le perforazioni a Saline di Volterra, in quello stabilimento di Via Traversa sul quale il 27 aprile scorso era piombata la scure della chiusura. Tuttavia, il taglio di alcune linee produttive, più volte attribuito dall'azienda controllata dalla multinazionale Schlumberger alla crisi mondiale del settore del petrolio e del gas, porterà ad un ridimensionamento del numero di addetti: 78 a lavoro, più altri (circa 20-25) che potranno essere impiegati a rotazione.

Nessun colpo di scena, ma tutto questo ora diventa concreto con l'accordo siglato ieri, 17 luglio, nella sede del lavoro della Provincia di Pisa fra sindacati e Smith Bits, rappresentata dall'amministratore delegato. Lo stesso Giuseppe Muzzi dichiara di ritenersi "soddisfatto perché abbiamo trovato un accordo con i sindacati che ci ha permesso di mantenere aperto lo stabilimento di Saline e di salvare 78 posti di lavoro". "Per quanto riguarda gli investimenti - aggiunge nella sua dichiarazione rilasciata a La Nazione e condivisa dall'ad anche con la nostra testata  - in questo momento il nostro focus è su sicurezza e qualità".

Lunedì mattina, 20 luglio, i dipendenti della fabbrica si riuniranno in assemblea e ascolteranno dalle Rsu e dai sindacati i dettagli dell'accordo. Fra i 193, con le loro forti preoccupazioni, quei lavoratori esclusi dal piano di salvataggio dello stabilimento che di fatto si ritrovano in cassa integrazione per un anno e con la possibilità di accettare una buonuscita. 

Ora si dovrà continuare a lavorare, su più fronti, per questi dipendenti e cruciale sarà il tavolo 'romano', voluto da Rossi, con Eni, Enel e Schlumberger. La data per la convocazione, come annunciato nei giorni scorsi, è prevista entro la fine del mese di luglio. Per i sindacati "i tre obiettivi, mantenimento attività produttiva, attivazione CIGS e Tavolo Ministeriale per ottenere il mantenimento dei livelli occupazionali colti nell’accordo, andranno perfezionati nei prossimi giorni" in quella sede.

"Riguardo al tavolo che sarà convocato a Roma con Eni ed Enel - dichiara Giuseppe Muzzi - ascolteremo le proposte che verranno presentate".

Si dovrà pensare ad attività alternative in grado di mantenere gli attuali livelli occupazionali. Come annunciato da Rossi nei giorni scorsi "la Regione Toscana sta lavorando con Enel e Eni su una proposta avanzata dalla stessa Regione per la creazione di un centro servizi per la manutenzione, riparazione e logistica di attrezzature per la perforazione ed impianti geotermici, sinergico con il sito produttivo della Smith".

Alessandra Siotto
© Riproduzione riservata


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