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Attualità lunedì 10 settembre 2018 ore 07:15

​Senza acqua da oltre 30 anni

La siccità prosciuga i pozzi dei privati di via della Torre, che a distanza di anni tornano a chiedere la possibilità di allacciarsi alla rete idrica.



ROSIGNANO MARITTIMO — Una stagione particolarmente torrida riaccende tra i cittadini vadesi che abitano lungo la strada provinciale 13, una polemica che va avanti da oltre trent’anni: quella dell’allacciamento alla rete idrica comunale ad un prezzo equo.

Sarebbero almeno quindici le famiglie già potenzialmente interessate ad accedere al servizio idrico, secondo alcuni addirittura il doppio. Ma andiamo per ordine. La zona di cui stiamo parlando è una zona rurale con abitati distribuiti lungo la via che collega la frazione di Vada con la località del Malandrone. Queste abitazioni, salvo eccezioni, si avvalgono di pozzi privati per l’emungimento di acque destinate alle normali attività di uso domestico, oltre che a quelle di natura agricola o agrituristica.

Inoltre, nelle campagne adiacenti a via della Torre, insistono alcune falde freatiche con acque adeguate al consumo umano, infatti, oltre ai pozzi dei privati, sono presenti in zona anche numerosi pozzi di captazione destinati al rifornimento dell’acquedotto. Perché allora queste persone insistono per allacciarsi alla rete idrica comunale se i pozzi di captazione pescano dalle stesse falde freatiche da cui attingono i pozzi privati?

Secondo la tesi dei locali la risposta sarebbe semplice: per sopperire alla crescente siccità di questi ultimi anni, i pozzi di captazione al servizio della rete idrica comunale avrebbero aumentato la loro attività di emungimento. Questo fatto avrebbe contribuito ad impoverire i pozzi dei privati lasciandoli asciutti nei periodi più torridi. Ipotesi che però deve ancora trovare riscontro in dati più oggettivi.

Ma al netto delle supposizioni, questi cittadini, comprendono appieno la necessità di mantenere un servizio idrico adeguato per tutta la popolazione, perché vivono gli effetti della carenza di acqua domestica sulla propria pelle. E in realtà non sarebbero neanche contrari ad allacciarsi alla rete idrica comunale - come chiunque del resto - ma qui arriva la beffa: pare, infatti, che il costo di allaccio all’acquedotto, per chi abita lungo via della Torre, sia mediamente più alto di quello sostenuti dagli altri cittadini del comune, e in certi casi anche in maniera consistente.

Sul tema interviene anche Elisa Becherini, Consigliera comunale del Movimento 5 Stelle di Rosignano Marittimo e residente nella frazione di Vada, sostenendo che “il diritto ad allacciarsi alla rete idrica è un diritto inalienabile, e non è accettabile che questi miei concittadini debbano pagare un prezzo più alto degli altri per accedervi - commenta la pentastellata - Per questo ho ritenuto necessario e urgente predisporre un’interpellanza comunale finalizzata a chiarire il motivo che rende così oneroso l’allacciamento alla risorsa.”

Ma i cittadini di via della Torre tengono in ultimo a precisare che, al fine dell’interesse collettivo, sarebbe opportuno non trasformare questa loro richiesta in terreno di scontro tra forze politiche e amministrazione comunale. “Sarebbe auspicabile che tutti operassero in un sereno clima di collaborazione - riferiscono i cittadini - per risolvere un annoso problema che ci affligge da decenni e che ci fa sentire cittadini di serie B. In fondo sarebbe questo uno dei compiti della politica.”

Davide Cappannari
© Riproduzione riservata


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