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Politica giovedì 15 giugno 2023 ore 12:00
"Le bandiere non sono state poste a mezz'asta"
Il consigliere comunale Scarascia nel giorno di lutto nazionale per i funerali di Berlusconi: “Provocazione politica e affronto alla memoria"
ROSIGNANO MARITTIMO — Nessuna bandiera a lutto per la morte di Silvio Berlusconi nel Comune di Rosignano Marittimo. A segnalare l'accaduto è stato il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Stefano Scarascia che in una nota ha condannato l'accaduto.
“L’Amministrazione comunale di Rosignano Marittimo non perde occasione per dimostrare la propria faziosità e sciatteria. - ha commentato - Nel giorno dei funerali di Silvio Berlusconi, proclamato lutto nazionale le bandiere non sono state poste a mezz’asta. Si tratta di una provocazione politica e un affronto alla memoria di un uomo che, comunque, è stato protagonista di una lunga stagione politica. E’ normale darne diversi giudizi politici ma non si dovrebbe fare con lo strumento dell’oltraggio”.
Non sono tardate anche le dichiarazioni della deputata cecinese di Forza Italia Chiara Tenerini. “Esprimo rammarico per il fatto che, alcune amministrazioni comunali del mio collegio, non abbiano aderito al lutto nazionale issando le bandiere a mezz’asta come indicato dal Governo centrale. - ha commentato - Tali istituzioni hanno messo al primo posto il proprio convincimento ideologico dando una propria interpretazione di quella giornata e venendo meno nell’esprimere la propria partecipazione per ciò che Berlusconi ha rappresentato per l’Italia. Il sindaco rappresenta tutti i propri concittadini, non issare le bandiere a mezz’asta significa porsi in contrasto con quel grande sentimento di partecipazione emotiva che il popolo italiano ha dimostrato in questa circostanza. Ieri a Milano tutto si è fermato, - ha proseguito - nel corso dell’ultimo addio, lasciando il posto al rispetto e al silenzio. Rispetto e silenzio che dovrebbero animare le azioni di tutti in questi giorni, avversari inclusi. Ciò contribuirebbe a non alimentare quel brutto sentimento che la cattiva politica è in grado di generare. Ringraziamo tutti gli alleati che, anche in provincia di Livorno, si sono indignati per il comportamento di alcuni sindaci, ma in questo momento è preferibile tenere bassi i toni della polemica. Ciò per il doveroso rispetto nei confronti della famiglia del presidente”.
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