"L'incendio è stato appiccato volontariamente"

Sarebbe di origine dolosa il rogo che ieri sera ha distrutto alcuni mezzi della polizia municipale. L'amministrazione condanna il gesto

ROSIGNANO MARITTIMO — L'incendio esploso ieri sera nel deposito mezzi della polizia municipale ha distrutto due auto e un furgone in dotazione al corpo per la sicurezza comunale. Il rogo è stato subito spento dai vigili del fuoco di Livorno e Cecina, accorsi tempestivamente, insieme alle forze dell’ordine, al sindaco Alessandro Franchi e alcuni assessori.

Oggi, mercoledì 11 gennaio, si sono svolti i rilievi della polizia scientifica e dei vigili del fuoco, che contribuiranno a fare luce sull’accaduto.

"E’ emerso fin dai primi sopralluoghi -si legge nella nota dell'amministrazione - che non si è trattato di un episodio accidentale, ma provocato volontariamente dall’esterno".

"Il Comune di Rosignano Marittimo -afferma l'amministrazione- condanna fermamente il gesto di chi ha appiccato il fuoco ai veicoli in dotazione alla Polizia Municipale".

“E’ ancora presto per fare ipotesi prima che gli inquirenti si pronuncino con gli elementi in loro possesso – ha detto il sindaco – ma tra le ipotesi al vaglio la più accreditata sarebbe l’atto di vandalismo. La polizia municipale non ha subito minacce o intimidazioni che facciano pensare a possibili ritorsioni, quindi ci auguriamo che sia un atto isolato, anche perché a Rosignano simili episodi sono un’eccezione. In ogni caso non sottovalutiamo l’accaduto e invitiamo i cittadini e tutti i soggetti che operano sul territorio a vigilare attentamente per poter contenere eventuali episodi di natura criminosa o intimidazioni”.

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