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Attualità giovedì 24 luglio 2025 ore 18:00
Reati ambientali, maglia nera nel Livornese

In base al report Ecomafia di Legambiente le illegalità legate alle costruzioni in cemento sono più numerose su costa e arcipelago toscano
PROVINCIA DI LIVORNO — In Italia cresce senza sosta l’attacco delle ecomafie all’ambiente e la piaga della corruzione che non risparmia la nostra regione. La Toscana registra un aumento degli illeciti penali, cresciuti in un anno dell’11,6%, ed è al sesto posto nella classifica nazionale, posizionandosi dopo il Lazio e prima della Sardegna.
In Toscana i reati arrivano a 2.587 (erano 2.318 nel 2023): si tratta di una media di sette reati al giorno, uno ogni circa tre ore.
È quanto emerge in sintesi dal nuovo rapporto di Legambiente “Ecomafia 2025. I numeri e le storie delle illegalità ambientali in Italia” (Edizioni Ambiente), con dati forniti da forze dell’ordine e capitanerie di porto.
I reati in Toscana sono il 6,4% del totale nazionale, su 104.100 controlli totali. Non solo reati, l’illegalità è in crescita in tutti gli ambiti, rispetto al 2024.
Aumentano le persone denunciate arrivando a 2.446 ( 2.273 del 2023), 6 arresti (1 nel 2023), 368 sequestri (302 nel 2023). Aumentano molto anche gli illeciti amministrativi raggiungendo la cifra di 6.718, oltre 900 in più rispetto allo scorso anno, quando erano stati 5755.
“La Toscana conferma la propria 6° posizione nella classifica del disonore, come nella media dell’ultimo decennio - dichiara Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana - con una percentuale del 9% di infrazioni accertate a seguito degli oltre 104.000 controlli effettuati, infrazioni composte dal 6,5% di natura amministrativa e dal 2,5% di natura penale. Si registra in particolare un vero e proprio boom nel ciclo del cemento (più reati nella costa e all’Elba, più illeciti amministrativi in provincia di Firenze) e nei reati contro gli animali, specialmente in ambiente marino (pesca di frodo e simili). Una situazione molto seria che dovremo continuare a monitorare nei prossimi mesi e nei prossimi anni”.
L’unica provincia toscana nella classifica nazionale dell’illegalità ambientale è Livorno, che si posiziona in 15esima posizione su 20, tra Ancona e Palermo.
Nella provincia di Livorno sono stati commessi 529 reati e 1.038 illeciti amministrativi, in leggera discesa rispetto allo scorso anno (604 reati e 1064 illeciti amministrativi). In Toscana sono Livorno, Firenze e Lucca le province con il maggior numero di illeciti ambientali, con rispettivamente 529, 300 e 199 reati.
I settori più colpiti nella nostra regione sono il ciclo del cemento, ciclo dei rifiuti e reati contro gli animali.
La Toscana si posiziona quarta nella classifica nazionale dei reati legati al ciclo del cemento tra la Sicilia e la Lombardia. In questo settore, la provincia più colpita è Livorno, seguita da Siena e Arezzo.
Livorno guida la classifica con 99 reati, 139 persone denunciate e 4 sequestri.
Seguono Siena con 66 reati e 59 persone denunciate, Arezzo con 52 reati e 84 persone denunciate.
Le illegalità legate al ciclo del cemento sono molto diffuse nell’arcipelago Toscano, in particolare all’isola d’Elba, come denuncia da anni il circolo di Legambiente Arcipelago.
Per quanto riguarda invece il ciclo dei rifiuti, in Toscana ci sono stati 602 reati, 16.280 controlli effettuati, 587 persone denunciate, 1 arresto e 217 sequestri. La provincia con maggiori illegalità rilevate è stata quella di Firenze (con 102 reati) seguita da Arezzo (91 reati) e Pisa (84 reati). La provincia di Firenze anche guida la classifica nazionale relativa agli illeciti amministrativi legati al ciclo dei rifiuti (236), seguita a stretto giro da Napoli e Roma.
Infine, per quanto riguarda i reati contro gli animali, sono stati compiuti in regione 493 reati rilevati su 15.533 controlli effettuati, con 412 persone denunciate e 125 sequestri. Anche in questo caso la Toscana è molto alta nella classifica nazionale dei reati contro gli animali, raggiungendo il 5° posto.
Livorno guida la classifica di questa tipologia di reati con 229 reati contro gli animali (quasi la metà di quelli compiuti in regione), 400 illeciti amministrativi, 220 persone denunciate e 17 sequestri, seguita da Lucca e Massa e Carrara.
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