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Sport lunedì 02 febbraio 2015 ore 15:40

La storia del Gp Costa degli Etruschi

La ventesima edizione della corsa ciclistica si terrà domenica prossima, 8 febbraio, con la partecipazione di grandi nomi del ciclismo



CASTAGNETO CARDUCCI — La ventesima edizione del Gran premio di ciclismo Costa degli Etruschi è una occasione per rivivere la storia, gli aneddoti, i campioni della classica che tradizionalmente dagli anni novanta apre il sipario sulla stagione del ciclismo.

Il Gp Costa degli Etruschi si è costruito sulla passione di un gruppo di amici riusciti a far scoprire la Costa tra Livorno e Piombino alle squadre professionistiche. Da lì è stato un continuo frusciare di ruote e pedali tra le colline e il mare livornesi. Il tiepido inverno della costa e le strade collinari tecniche e poco trafficate hanno coccolato per anni centinaia di corridori. Il passo allora è stato breve per il gruppo di amici di Donoratico: con tante squadre ad allenarsi in Costa degli Etruschi l’idea di far nascere una corsa per professionisti è subito stata un successo.

L’inizio è da piccola corsa nazionale, ma la crescita per il Gp Costa degli Etruschi è veloce. La prima volta è nel 1996. La spunta Fabrizio Guidi, che in quella stagione segnerà poi una quindicina di vittorie. Quel Gp Costa degli Etruschi è anche l’ultima corsa della carriera per l’attuale Ct azzurro Davide Cassani, che qualche giorno abbandonerà le corse per colpa di una caduta. L’edizione ’97 vede invece il debutto di un promettente talento locale, Paolo Bettini, alla prima gara della sua straordinaria carriera.

Sono gli anni delle volate di Mario Cipollini, due volte, di Endrio Leoni, di Fabio Sacchi, di Jan Kirsipuu. Sempre grandi nomi. E sono sempre volatone a decidere la corsa dopo quasi 200 chilometri pedalati a tutta velocità tra la costa e le morbide colline dei dintorni, con la 'salitella' verso Guardistallo come unica difficoltà. E’ un grande festival dei velocisti in cui entra Alessandro Petacchi, l’uomo dei record. La vince per sei volte di fila AleJet, anche se il successo del 2008 gli sarà cancellato per una discussa positività al salbutamolo riscontrata l’anno prima durante il Giro d’Italia.
Dal 2005 al 2010 Petacchi è imbattibile a Donoratico e non solo. Per lui è una corsa di casa, si allena spesso sulle strade della Costa Etrusca e da queste parti fa il pieno di amici e tifosi. Si inchinano grandi sprinter come Daniele Bennati e Danilo Napolitano.
A prendere il trono di Petacchi è Elia Viviani, giovane talento veronese che si aggiudica con due sprint puliti e di gran classe le edizioni 2011 e 2012.

Poi però lo stop. Le difficoltà economiche, l’impegno di una corsa diventata troppo grande per essere portata avanti da pochi amici volontari, causano la cancellazione dal calendario. Sembra calare il sipario sulla bella storia della corsa, ma in soccorso arriva il Gs Emilia. L’organizzazione passa nelle mani dell’esperto gruppo guidato da Adriano Amici e il Gp Costa degli Etruschi riprende. Si recupera a settembre l’edizione 2013: è un Gp grandi firme, a pochi giorni dal Mondiale di Firenze. Si dà l’addio ai velocisti, il percorso diventa da gran classica, con la rampa di Torre Segalari e la picchiata finale da Castagneto Carducci verso il traguardo di Donoratico. E così arriva uno scalatore a vincere, Michele Scarponi, e simile è il successo del 2014 di Simone Ponzi, sempre con un attacco solitario nel finale a sorprendere il gruppetto selezionato dalla salita. La corsa torna al suo ruolo d’apertura della stagione, la sua posizione naturale, così come sarà il prossimo 8 febbraio per questo 2015.

Grazie alla pagina Gp Costa degli Etruschi su Giroditaliaciclismo 

http://www.giroditaliaciclismo.com/tag/gp-costa-de...


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