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Politica mercoledì 05 aprile 2023 ore 06:00

Ospedali in rete, "Regione intervenga su carenze"

Foto di repertorio

Per la deputata di Forza Italia Chiara Tenerini occorre trovare un modello accettabile per entrambe le strutture



CECINA — Regione Toscana intervenga su carenze infrastrutturali, dei servizi e del personale degli ospedale di Cecina e Piombino. Lo chiede la deputata di Forza Italia Chiara Tenerini, auspicando a un modello accettabile per entrambe i presidi.

“Dopo essere stati per anni criticati per aver denunciato le innumerevoli disfunzioni presenti negli ospedali di Cecina e Piombino, e tacciati di essere inutilmente allarmisti, oggi la sinistra ammette che avevamo ragione. - ha commentato Tenerini - Il progetto degli ospedali in rete poteva essere un’idea vincente ma purtroppo non è stata mai realizzata. Oggi le inefficienze dei due ospedali sono sotto gli occhi di tutti ed è necessario trovare un modello accettabile per entrambe le strutture ospedaliere". 

"Bisogna intervenire in modo urgente sulle carenze infrastrutturali, sui servizi e sul personale. A Cecina, per esempio occorre mantenere il primariato di Cardiologia ed a Piombino creare l’emodinamica. Non è più il tempo delle promesse. - ha proseguito - Pensare di risolvere la questione ponendo l’attenzione, come di recente apparso sulla stampa, sulla necessità di gestire i flussi dei pazienti negli ospedali istituendo una figura apposita allo scopo mi sembra fuorviante e non rappresenta una priorità”.

"Il problema degli accessi impropri ai pronto soccorso è dovuto alle enormi carenze in cui versa la medicina di territorio ed alla mancanza dei livelli intermedi. I cittadini, quindi, si recano massivamente in ospedale non trovando altri riferimenti a disposizione. - ha spiegato - La carenza di personale medico e infermieristico, insieme alla pandemia ha determinato un aumento dei tempi di attesa per accedere alle prestazioni. Tale problema si è risolto ricorrendo alle convenzioni con soggetti privati. Il sempre maggior ricorso a tale pratica dimostra come la sanità privata non vada demonizzata e che un corretto equilibrio tra pubblico e privato è possibile in ambito sanitario, sempre se gestito nel primario interesse del paziente”.


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