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Attualità lunedì 29 maggio 2017 ore 16:30
La scultura danneggiata dai vandali torna a posto
L’opera, raffigurante una donna che protegge due bambini dagli attacchi aerei, ricorda il bombardamento su Castiglioncello del 1944
ROSIGNANO M.MO — E’ stata riposizionata sul basamento in località Pungenti la copia dell’opera di Rolando Filidei Bombardamento su Castiglioncello, danneggiata da ignoti un mese fa, alla vigilia della ricorrenza del 25 aprile. L’opera, raffigurante una donna che protegge due bambini dagli attacchi aerei, ricorda il bombardamento su Castiglioncello avvenuto il 15 giugno 1944, che causò la morte di 35 civili.
La scultura fu posizionata sul lungomare, davanti alla caletta a Portovecchio dove avvenne il tragico episodio, dal Comune e dall’Anpi locale in occasione del 70esimo anniversario della liberazione nel 2014, ed è stata danneggiata più volte con atti vandalici. L’opera originale, realizzata nel 1958 in legno di cipresso, patina a cera rossa e terra verde, è custodita presso la sede dell’amministrazione al castello di Rosignano Marittimo nel Fondo Filidei, donata all’ente dalla famiglia dello scultore.
“Il cippo fa parte di un percorso sulla memoria con lapidi, monumenti e pannelli informativi che ricordano eventi tragici accaduti su territorio negli anni della resistenza e della guerra di liberazione – afferma il sindaco Alessandro Franchi – riposizionarla sul luogo dove sono accaduti i fatti e in un punto molto frequentato della passeggiata rappresenta la volontà del Comune di tenere viva la memoria del nostro passato come monito per le nuove generazioni”.
“Non è scontato che un Comune abbia a cuore un’operazione del genere – aggiunge Francesco Giuntini, presidente della sezione Anpi di Rosignano - sembrano cose marginali ma sono un segnale chiaro che, anche nei momenti meno rosei della storia del nostro paese, si mette attenzione ai temi e agli ideali della resistenza. E’ strano che questi atti di vandalismo avvengono proprio vicino all’anniversario del 25 aprile, opera di persone meschine, che non comprendono il valore che ha la scultura per ricordare la resistenza del nostro paese”.
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