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Attualità mercoledì 11 giugno 2025 ore 16:30
Nuovo investimento per la Cardiologia

L’arrivo del nuovo Arco a C di ultima generazione è un passo avanti nella qualità e nella sicurezza delle procedure interventistiche
CECINA — La sala di elettrofisiologia di Cecina è sempre più tecnologica grazie all’attivazione del nuovo "Arco a C", ovvero una macchina radiologica mobile che viene utilizzata in sala operatoria, in particolare nelle sale di elettrofisiologia cardiaca, per ottenere in tempo reale un flusso di immagini che, come in un video, consentono di osservare il movimento degli organi, in questo caso il cuore, durante gli interventi.
Un investimento di quasi 230mila euro finanziato attraverso risorse proprie dell’ASL.
“Questi investimenti rappresentano un passo fondamentale nel percorso di potenziamento della rete ospedaliera delle Valli Etrusche – ha detto Maria Letizia Casani, direttrice dell’Azienda Usl Toscana nord ovest - migliorando la qualità dell’assistenza nell’ottica di una rete efficiente, capace di rispondere con competenza ai bisogni di salute dei cittadini. La cardiologia è e continuerà a essere una delle aree strategiche su cui investire per garantire cure sempre più sicure e accessibili".
"L’arrivo del nuovo Arco a C di ultima generazione nell’unità operativa di cardiologia del presidio ospedaliero di Cecina è un passo avanti nella qualità e nella sicurezza delle procedure interventistiche che svolgiamo ogni giorno, in particolare nell’ambito dell'elettrostimolazione cardiaca - ha spiegato Lara Frediani, responsabile dell'unità operativa complessa di Cardiologia Cecina-Piombino-Elba - potremo garantire immagini ad alta definizione, riducendo al minimo l’esposizione alle radiazioni, migliorando l’efficacia degli interventi e quindi la sicurezza del paziente. L’Arco a C ci consentirà di eseguire con maggiore accuratezza procedure complesse e numerose attività diagnostiche e terapeutiche. L'innovazione tecnologica è fondamentale per mettere al centro la salute del paziente".
La nuova strumentazione si chiama "Arco a C" perché il braccio che collega il tubo radiogeno (che emette i raggi X) e il rilevatore (che cattura le immagini) ha una forma a C, funzionale a posizionare il macchinario attorno al corpo del paziente senza doverlo spostare. In questo modo si ottiene una visione continua e precisa dell’area che interessa. Serve, tra l'altro, per guidare il posizionamento dei cateteri, per visualizzare le strutture cardiache e i movimenti dei cateteri. L'apparecchiatura verrà utilizzata per impiantare pacemaker e defibrillatori.
I vantaggi principali dall'utilizzo di un "Arco a C" sono la possibilità di soddisfare tutta la domanda dei pazienti da avviare a procedure di elettrostimolazione, ottenere immagini ad alta risoluzione, di esporre il paziente ad una quantità ancora minore di radiazioni e la facilità di manovra che consente un posizionamento ottimale.
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