Politica

"Un passo indietro grazie al nostro intervento"

La consigliera di Forza Italia Tenerini ha commentato le decisioni per la scuola di San Piero in Palazzo e non risparmia critiche al sindaco Lippi

Chiara Tenerini

"Lippi fa dietrofront sulla chiusura della scuola Arcobaleno di San Pietro in Palazzi. Ancora una volta il sindaco, incalzato dalla nostra puntuale attività di controllo sul suo operato, cambia idea e torna repentinamente sulle sue decisioni". E' la consigliera comunale di Forza Italia Chiara Tenerini a intervenire sulla questione scuola e nuove iscrizioni rispetto alle ultime informazioni fornite dall'Amministrazione comunale (leggi qui l'articolo collegato).

"Riapre quindi l’iscrizione alla scuola Arcobaleno 0-6 di San Pietro in Palazzi anche per l’anno 2021/2022 ai nuovi bambini. Iscrizione - ha spiegato Tenerini - che aveva precluso fino a qualche giorno fa, in seguito ad una sua personale decisione di accettare solo re-iscrizioni per consentire la conclusione del ciclo scolastico iniziato. Pare assurdo ma è proprio così, e il sindaco lo fa scavalcando indecorosamente le sedi istituzionali, affidandosi ai social, ai comunicati stampa e cose simili, annunciando al contempo in pompa magna progetti rivoluzionari e investimenti eccezionali".

"Evidenziamo inutili ritardi nell’attivare il processo di statalizzazione della scuola di Palazzi da parte di questa amministrazione. - ha proseguito - Questo atteggiamento ha inevitabilmente allungato i tempi di attuazione e realizzazione; ritardi che forse avevano causato anche la prima decisione, di non accogliere nuove iscrizioni a spese comunali, per le note ragioni di deficit di bilancio. Nessuna risposta istituzionale al mio atto urgente, ma un passo indietro grazie al nostro intervento, bene quindi per le famiglie che potranno usufruire del servizio anche l’anno prossimo. Restiamo però sempre più esterrefatti sul comportamento di Lippi, che snobba continuamente il Consiglio comunale e le altre figure istituzionali". 

"Questa sua altalenante e autarchica gestione della cosa pubblica, che preclude di fatto a tutti, maggioranza e opposizione, la possibilità di intervenire democraticamente nel processo decisionale delle scelte, è diventata intollerabile", ha concluso.