Attualità

Verso la costa sui binari

Un convegno farà il punto sulla linea ferroviaria che unisce Cecina e Volterra. Buselli: "Ricollegare il mare con l’entroterra su ferro"

La vecchia ferrovia di Saline

Rilanciare il trasporto sui binari, per collegare la costa al colle etrusco. Sarà questo il tema centrale del convegno fissato per le 10 del 28 gennaio nella sala del Maggior Consiglio del Palazzo comunale. Ad aprire i lavori Marco Buselli, sindaco di Volterra, e Simone Gheri di Anci Toscana, mentre le conclusioni saranno affidate all'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli.

In programma gli interventi di Stefano Maggi dell'Università di Siena che parlerà della tratta Saline-Cecina nella storia; Sara Giacomozzi dell'Università di Firenze-Dida che illustrerà il territorio della ferrovia; Fabrizio Baroncini, dottore in pianificazione che presenterà un interventi dal titolo Ieri, oggi e domani sulla ferrovia Cecina-Volterra; l'ingegnere Roberto Lucani che parlerà di Le merci e il treno: rilancio e sviluppo sostenibile delle attività industriali del territorio; Giovanni Mantovani di Amt Toscana che interverrà su Il rilancio delle ferrovie secondarie: problemi e possibili soluzioni.

"La tesi di Baroncini ha offerto lo spunto per accedere nuovamente i riflettori sulla ferrovia Cecina-Volterra – dichiara il sindaco Buselli – La tratta avrà un senso più compiuto il giorno in cui riusciremo a ricollegare il mare con l’entroterra su ferro. Parlare di varie ipotesi serve a stimolare un dibattito sul tema , in modo che la questione di un collegamento strategico fra Volterra e il mare faccia parte dell’agenda regionale".

"L’altro tema che verrà trattato nel convegno sarà quello del traffico merci fino a Saline di Volterra, scalo attivo fino al Duemila. Ora sarebbe il momento di ripristinarne l’uso partendo da un progetto di fattibilità. Abbiamo messo insieme Università di Siena, Pisa e Firenze che sarebbero disponibili a realizzare lo studio congiuntamente. Il tema dello scalo merci a Saline è strettamente connesso all’attrattività dell’area produttiva. Anche aziende importanti come l’Altair Chimica, sarebbero interessate al progetto di riapertura dello scalo per poter connettersi al porto di piombino" conclude Buselli.