Politica

"Fusione per soldi ma nel bilancio +700mila euro"

La lista d'opposizione 'Insieme per Riparbella' critica l'amministrazione il giorno dopo l'approvazione del bilancio 2015 chiuso con saldo positivo

Emilio Mancini

"Incredibile ma vero, la maggioranza dichiara che la fusione è l’unica soluzione perché servono risorse mentre il Comune chiude il bilancio del 2015 con un avanzo di amministrazione pari a 718.573,20 euro su poco più di 2milioni di euro di spese. Oltre 700mila euro in cassa e non spesi in opere". A parlare è il capogruppo di Ipc Emilio Mancini.

Mancini ha proseguito: "Un'amministrazione assolutamente incapace di spendere i soldi che il Comune incassa, tanto che in questi anni nessuna delle opere promesse è stata effettuata con la scusa ricorrente che mancano risorse che si scopre sono sul conto in banca a dormire".

Mancini, contrario alla fusione, ha aggiunto: "La storia acquista il sapore della beffa oltre al danno, se ci fondiamo con Castellina porteremo in dote un bel patrimonio, il Comune di Riparbella infatti non è morto come dimostra il bilancio che porteranno in approvazione venerdì. Questo enorme avanzo testimonia il fallimento della loro programmazione e un bilancio fatto male, non aver speso questi soldi è un danno gravissimo sia perché Riparbella continua a vivere un degrado che non merita sia perché ora, con le norme vigenti, diventa difficile spenderli l’anno successivo. Pensiamo solo alla questione dei parcheggi, da tutti indicati come opera fondamentale per il rilancio del paese e di cui ancora oggi non c’è traccia".

Altra questione riguarda il Parco Eolico: "Considerando che la società Parco Eolico - ha spiegato Mancini - non ha ancora pagato il dovuto per il 2015, questo importo di oltre 700mila euro arriva dalle tasse prelevate dalle tasche dei cittadini che in cambio non hanno avuto nulla se non aumenti costanti dei vari tributi e ora ci dicono che il Comune deve sparire perché non ha le risorse per andare avanti?".

La chiusura del capogruppo è concentrata sul mantenimento dell'ente separato da Castellina: "Riparbella - ha concluso - ha le risorse e merita di essere Comune, la sua comunità merita di avere un sindaco che si occupa dei suoi cittadini e un consiglio in cui si discute di come spendere i soldi della comunità nell’interesse della comunità, cancellare il Comune perché chi lo sta amministrando non è stato capace di gestirlo non è la soluzione ma il problema, aver proposto la fusione in queste condizioni è una ammissione di colpa grave e non dimentichiamoci che la fusione è una scelta irreversibile, una scelta dalla quale non c’è ritorno. Mille anni di storia sepolti mentre Riparbella ha tutte le risorse necessarie per rinascere più forte di prima se solo ci fosse un pizzico di coraggio".