Attualità

Nuova vita per il teatro Marchionneschi

Il palco, aperto a fine Ottocento, è tornato a vivere grazie ad Antonio Aiazzi dei Litfiba: adesso punta a essere fulcro di una nuova sperimentazione

Il teatro "Marchionneschi"

La sperimentazione imprenditoriale ha riconsegnato alla comunità di Guardistallo lo storico teatro "Marchionneschi", edificato a fine Ottocento e caduto da anni in disuso.

La sfida, infatti, era quella di sostenere e riprogrammare il teatro con idee e nuove tecnologie, senza contributi pubblici. L’artefice del progetto è Antonio Aiazzi, fondatore dei Litfiba, con il supporto di un’associazione locale, ha trasferito il suo background di anni in studio e sui palchi di tutto il mondo per realizzare questo progetto.

Dopo la riapertura, per garantire l'attività del teatro e dotarlo di nuove tecnologie per servizi video e streaming, la società Arte Residente, presieduta dallo stesso Aiazzi, ha lanciato una campagna di crowdfunding. Con un obiettivo non esclusivamente locale per far rivivere teatri e cinema in disuso in tutta Italia.

A oggi, al teatro Marchionneschi sono stati registrati dischi come Illusion di Edda con la produzione di Gianni Maroccolo, e sono stati realizzati gli allestimenti per concerti di artisti come Appino, Danilo Rea e Michel Godard, Nomadic con Maroccolo, Aiazzi, Andrea Chimenti, Angela Baraldi e Telmo Pievani.