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Da Saline a Volterra, una ferrovia da 30 milioni

Al "Persio Flacco" l'incontro promosso da VolterraTreno per accelerare la ricostruzione del collegamento da 8 chilometri tra Volterra e la costa

Il convegno al "Persio Flacco"

Prima il sopralluogo, poi il convegno. Con l'obiettivo, unico, di far tornare a viaggiare i treni tra Saline e Volterra. Al Teatro "Persio Flacco", ci ha pensato l'associazione VolterraTreno, con il presidente Carlo Giustarini, a mettere allo stesso tavolo gli enti interessati per colmare quegli 8 chilometri di ferro.

Oltre a Giustarini, cardiologo volterrano, hanno partecipato anche la Fondazione Ferrovie dello Stato, rappresentata dal suo direttore generale, Luigi Cantamessa, il sindaco Giacomo Santi e il professor Marco Antonelli, docente al Dipartimento di Ingegneria dell'Università di Pisa.

Un incontro che ha ruotato interamente su quel tratto dismesso nel 1959 e prosecuzione della linea, ancora oggi in esercizio, proveniente da Cecina. I primi 3.418 metri risultavano essere ad aderenza naturale con pendenza massime del 25‰, i successivi 4.056 metri erano armati a cremagliera e con una pendenza del 100‰, mentre i rimanenti 991 nuovamente ad aderenza naturale.

Da sinistra: il sindaco Santi, Giustarini e il professor Antonelli

Per tornare a viaggiare tra Volterra e Cecina, il convegno ha stimato una spesa complessiva di 30 milioni di euro, che ricomprenderebbero, oltre alla progettazione esecutiva in capo alla Regione, l'intera ricostruzione della ferrovia e le conseguenti opere edilizie.

Un momento del convegno

I ricavi, al contrario, sono stati calcolati in 3 milioni di euro annui, per un bacino d'utenza complessivo di quasi 20mila presenze e un biglietto per arrivare a Cecina del costo di 11 euro.