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Nasce Cia Etruria, Pagni presidente

Una unica confederazione che rappresenterà i territori delle Province di Livorno e di Pisa per complessivamente 56 Comuni

Foto di repertorio

Con la Prima Assemblea Elettiva che si è svolta a Volterra lo scorso 12 Febbraio è nata ufficialmente Cia Etruria. Una unica Confederazione per i territori delle province di Livorno e di Pisa.

Si tratta di una operazione di grande portata per il sistema Cia e per il comparto agricolo territoriale. I delegati hanno eletto il Consiglio Direttivo composto da 35 membri. Cinzia Pagni, già presidente della Cia di Livorno e vicepresidente nazionale Cia, è stata eletta presidente all’unanimità. 

Cia Etruria opererà su un territorio che comprende 56 Comuni con una popolazione complessiva di 747mila abitanti.

In fatto di numeri, la superficie agricola utilizzata, totale è di 115mila ettari con circa 5.700 aziende agricole che vi operano. Sono infatti circa 37mila gli ettari già bio o in conversione, pari al 32% della superficie coltivata. Tra i seminativi prevalgono ampiamente cereali e foraggere. Buona la presenza di coltivazioni industriali. L’ortofrutta è prevalentemente nella zona della Val di Cornia, ma non solo. Olivicoltura e viticoltura rappresentano le coltivazioni che caratterizzano i paesaggi rurali dove opererà Cia Etruria rendendoli attrattivi anche dal punto di vista turistico. L’area di Bolgheri è ormai da anni riconosciuta a livello mondiale come un centro della produzione vitivinicola d’eccellenza.

La zootecnia ha avuto una forte flessione sia nel livornese che nel pisano. Resistono dei presidi molto importanti che meritano sostegno come la pastorizia presente particolarmente in Val di Cecina e l’allevamento di bovini di carne anche di razza Chianina. 

Come in tutta la Toscana, anche nelle province di Livorno e Pisa ha avuto un grande sviluppo l’agriturismo con riflessi positivi per tutto l’indotto turistico ricettivo dei territori interessati. 

Cinzia Pagni nel suo primo intervento da Presidente è stata molto chiara in quelli che sono i suoi propositi e sulla necessità di operare dando a Cia Etruria e ai propri gruppi dirigenti degli obiettivi precisi e condivisi sui quali misurarci. Pagni ha insistito molto sul fatto che l’azione puramente rivendicativa non si confà ad una moderna rappresentanza e che Cia Etruria dovrà affiancare la proposta alle legittime rivendicazioni territoriali.