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"Tirrenica sia priorità per politica e territorio"

Il presidente della CCIAA Breda ha ricordato l’impegno dell’Ente sulle infrastrutture e sollecita interventi concreti

Riccardo Breda

“L’ennesima tragedia sull’Aurelia a Capalbio conferma purtroppo ancora una volta che il Corridoio Tirrenico deve essere la priorità: come Camera di Commercio abbiamo avviato da tempo un percorso con le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali delle province di Livorno e di Grosseto, per chiedere che la politica si faccia carico di investire celermente sulle infrastrutture che sono davvero indispensabili per la costa toscana”. Così il presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno Riccardo Breda ricorda l’impegno dell’Ente sul tema.

“Il primo agosto abbiamo promosso un incontro con associazioni di categoria e sindacati, in cui è stato unanimemente condiviso e ribadito con forza che investire sulle infrastrutture è un nodo centrale per l’economia della costa toscana ed è necessario che su questo tema, cruciale per il futuro della zona, la politica tutta ascolti le istanze del mondo delle imprese e del lavoro. – ha aggiunto Breda – In seguito a questo momento di confronto, abbiamo subito chiesto un incontro per il prossimo 5 Settembre a tutti i parlamentari delle province di Grosseto e Livorno sulle opere particolarmente rilevanti per il nostro territorio”. 

L’obbiettivo è sollecitare tutte le possibili iniziative per arrivare all’adeguamento del Corridoio Tirrenico, dando priorità al tratto di Capalbio che è il più pericoloso e teatro del recente incidente mortale, affrontando anche nodi infrastrutturali come la Bretella di Piombino, prolungamento della strada statale 398, e la Strada europea E78, “Due Mari Grosseto-Fano”, individuate come le opere di competenza governativa su cui è ormai indispensabile avere rassicurazioni.

“È importante avere aggiornamenti su risorse e cronoprogrammi per queste infrastrutture di rilevanza nazionale e chi ha le competenze deve prendere impegni concreti per la costa toscana, che non può più aspettare e continuare a subire le conseguenze che l’inadeguatezza delle nostre infrastrutture ha sulla sicurezza e sull’economia dei territori”, ha concluso il presidente.