Il complesso delle sedi d’impresa registrate presso la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno mostra un andamento migliore rispetto agli ambiti regionale e nazionale anche nel secondo trimestre 2025. Per l'Ente questo dato rappresenta un piccolo ma significativo incremento numerico sia in termini tendenziali sia congiunturali, che riassume la dinamica imprenditoriale del periodo Aprile-Giugno dell’anno in corso.
Dall'analisi dei dati della demografia d’impresa nelle province di Grosseto e Livorno, presenti nella nuova relazione trimestrale del Centro Studi e Servizi, Azienda Speciale della CCIAA Maremma e Tirreno, il risultato è una sostanziale stabilità tendenziale delle iscrizioni al Registro delle Imprese.
Al 30 giugno 2025 le sedi d’impresa registrate alla CCIAA Maremma e Tirreno sono 60.893, lo 0,1% in più rispetto al giugno dell’anno precedente: per Livorno (32.075 sedi registrate) si rileva solo un piccolo passo indietro (-0,1%), mentre Grosseto (28.818 unità) mette a segno una blanda ma significativa crescita (+0,2%), a fronte di -0,8% a livello regionale e -0,6% nazionale. Le variazioni percentuali rispetto al trimestre precedente si calcolano in terreno positivo: +0,3% per la nostra Camera, anche se in questo caso Livorno (+0,4%) ha un andamento lievemente migliore rispetto a Grosseto (+0,3%), per l’Italia +0,3% e per la Toscana +0,5%. Tuttavia il tessuto imprenditoriale locale prosegue in quella fase di lento declino che si osserva ormai dalla metà del 2022, che resterà tale a meno che i prossimi trimestri non forniscano una spinta maggiore in tal senso.
Per quanto riguarda le sedi attive nei sistemi economici locali (SEL) si distinguono in positivo le Colline metallifere (+0,7%) ed in negativo l’Albegna-Fiora (-0,5%).
Relativamente ai settori economici, poco cambia rispetto all’immediato passato: il secondo trimestre del 2025 si caratterizza per la crescita delle imprese operanti nel turismo (attività di alloggio e ristorazione, +0,5%), una sostanziale stabilità di costruzioni (+0,1%) e settore Primario (-0,1%). D’altro verso si annotano contrazioni marcate nel manifatturiero (-1,2%) e nel commercio (-2,0%). Nell’analisi storica si nota come negli ultimi tre anni e mezzo l’unico settore ad evidenziare una costante crescita è quello delle costruzioni, crescita che pare stopparsi nel 2025, con l’esaurirsi dei bonus edilizi. Dall’inizio del 2024 tale “primato” è stato sostituito da alloggio e ristorazione, che mostra un periodo di espansione numerica tutt’altro che banale. Va decisamente peggio per manifatturiero e commercio, che rimangono costantemente in terreno negativo. Fra i restanti comparti del Terziario, quattro appaiono in crescita quasi costante: le attività professionali, scientifiche e tecniche, il noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese, le altre attività di servizi e le attività finanziarie ed assicurative. A queste si aggiungono le attività immobiliari, in crescita da metà 2024.