Attualità

Un piano per la difesa degli ospedali periferici

Il consigliere regionale Anselmi: “Indispensabile che i servizi ospedalieri, in integrazione con quelli territoriali, vengano difesi e rilanciati”

Ospedale Villamarina di Piombino

Un progetto per il sostegno agli ospedali periferici toscani che soffrono di carenza di personale medico specializzato e della difficoltà di attrarlo o trattenerlo. Lo aveva proposto il consigliere regionale Pd Gianni Anselmi durante la campagna elettorale alle Regionali 2020 e ora il via al lavoro per presentare una proposta concreta in Regione.

L’attenzione cade sugli ospedali della provincia di Livorno come Piombino, Cecina e Portoferraio, ma anche in altri territori dove, come ha spiegato il consigliere Anselmi, non si riesce più a reperire radiologi, chirurghi, ortopedici, ginecologi e non solo. Nell’ospedale Villamarina a Piombino tra le tante problematiche, per esempio, c’è quella del punto nascita.

“I medici scelgono ospedali universitari e provinciali, nei quali legittimamente confidano di avere una maggiore qualificazione e sicurezza professionale. Se è corretto che prestazioni di alta complessità vengano erogate nei centri ospedalieri più attrezzati e qualificati, è altresì necessario preservare la funzione e l’efficienza degli ospedali non centrali, che spesso peraltro come nel caso dell’Elba e delle Valli Etrusche, rispondono ad una domanda che nella stagione estiva si moltiplica di più che in altri territori. - ha spiegato Anselmi - Accanto ad una ridefinizione motivante della programmazione e dell’organizzazione dei servizi e delle responsabilità, è dunque necessario capire come si incentivano i medici a scegliere territori nei quali è indispensabile che i servizi ospedalieri, naturalmente in integrazione con quelli territoriali, vengano difesi e rilanciati. La mia opinione è che si debbano toccare più corde: organizzative, progettuali, economiche e professionali”.

Una prima riunione tecnica è stata già fatta, ha fatto sapere il consigliere regionale Pd, e ne è a conoscenza l’assessore alla Sanità regionale Simone Bezzini.

“I problemi, che non vanno negati quando ci sono, si risolvono non con i comizi e le declamazioni, ma lavorando con costanza e assumendosi responsabilità. A volte è bene farlo in silenzio, quando è necessario è giusto raccontarlo”, ha commentato.