Attualità

Una lettera aperta per la festa della Toscana

Il sindaco Alessandro Franchi e la Presidente del Consiglio Caterina Giovani inviano un messaggio alla cittadinanza

Oggi, domenica 30 novembre ricorre la Festa della Toscana, istituita dalla Regione nel 2001. Per l’occasione il Sindaco Alessandro Franchi e la Presidente del Consiglio Caterina Giovani hanno scritto una lettera aperta alla cittadinanza per segnalare la tradizione di diritti e di civiltà del popolo toscano.

“La cittadinanza e gli studenti già conoscono il valore della Festa della Toscana: una ricorrenza relativamente giovane, istituita dalla Regione nel 2001, ma che affonda le sue radici nella lunga tradizione di diritti e di civiltà del popolo toscano. Il 30 novembre del 1784 il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo, dopo aver letto “Dei Delitti e delle Pene” di Cesare Beccaria, promulgò a Pisa il Codice Leopoldino ossia la riforma delle leggi penali con la quale per la prima volta uno stato aboliva ufficialmente la pena di morte. La Toscana divenne dunque terra di innovazione e dimora di quei pensieri dinamici vitali per lo sviluppo delle idee e delle persone. A partire da questa premessa storica la Festa della Toscana invita tutti noi a riflettere sui valori e i diritti della società contemporanea, per progettare un futuro migliore. Proprio per questo il tema proposto dalla Regione per l’edizione 2014 è “Guardare oltre. I nostri confini, le nostre abitudini, le nostre convinzioni. Per una Toscana terra del mondo”.Come dice il Presidente del Consiglio Regionale Alberto Monaci, “guardare oltre” in tempi di crisi significa assumere “una nuova prospettiva, un nuovo punto di vista, che sappia dare slancio ad un concreto sforzo per il superamento delle difficoltà del presente”. In quest’ottica sottolineare l’importanza del 30 novembre, Festa della Toscana, non è una formalità scontata, bensì un’occasione per pensare il futuro, parlare di diritti e confrontarci con quei popoli, vittime di governi dittatoriali e non, che ancora oggi utilizzano la pena di morte come strumento di repressione. Dato il lavoro che le scuole svolgono da anni su questi temi, vogliamo segnalare con forza l’iniziativa “Pensando ai Diritti”, organizzata dalla scuola secondaria di I grado “G. Fattori”, che ringraziamo sentitamente per l’impegno concreto e la sensibilità dimostrata. Invitiamo pertanto tutta la cittadinanza e in particolare i giovani –dalle scuole elementari agli istituti superiori- a partecipare, sabato 29 novembre dalle ore 21 alle ore 24 presso la Succursale di via E.Solvay, a questa bella iniziativa, che siamo sicuri ricorderà a tutti noi il reale valore della Festa della Toscana.”